Fallout Forum

Posts written by Nightsong

view post Posted: 14/11/2013, 09:14     La misantropia dei personaggi con karma negativo - Cronache del post-nucleare
In lontananza c’è una struttura di forma fallica che si staglia all’orizzonte come una erezione sul deserto dei Tartari dipanato tutto attorno. La Torre Tenpenny è lì, nulla la muove, nulla la distrugge, Torre d’Avorio dei sopravvissuti più ricchi della Zona Contaminata, sorvegliata come ogni miglior campo di concentramento prebellico da mercenari spregiudicati, indifferente alla desolazione che la circonda come un nobile d’Ancient Regime che guarda con il naso arricciato i clochard che gli passano davanti.
So che Tenpenny è lì, all’ultimo piano, il vecchio bacucco, e magari mi sta visualizzando attraverso l’ottica del suo fucile da cecchino. Magari ora mi spara e metto la parola “fine” a questo STRAZIO!
Ehi, mi hai sentito, tu, lassù? Ho detto STRAZIO!
Anzi, non l’ho detto: l’ho pensato. Ma tanto tu senti tutto quel che penso e mi fai fare cose che non vorrei fare. Peccato che la cosa sia reciproca solo per la prima parte della frase e che so tutti gli affaracci tuoi, ma non posso farti fare un beneamato… E poi, Gloria Orsini, madre mia, mi spieghi perché cazzo devo andare alla Torre Tenpenny?
No, seriamente: ho già una casa a Megaton, Burke l’ho sfanculizzato appena l’ho visto, Tenpenny è un megalomane senza senso della misura e tutta la gente, lì dentro, meriterebbe l’arena del Pitt!
Vabbeh, tanto so che non mi risponderai. Mi parli solo quando dici tu con un linguaggio che non capisco.
Continuo a camminare, il sole che tramonta di fronte a me, la struttura verticale che adombra il terreno brullo fino ai miei piedi, rocce e sedimenti asciutti a perdita d’occhio. Seguo quel che rimane di una strada asfaltata, pezzi di bitume che si staccano quando ci poggio il tacco dodici. Sì, porto tacco dodici in combattimento: ho “Vedova Nera” e “Scheletro d’Adamante”, l’armatura atomica è l’ultimo dei miei bisogni e desideri e quando i mentecatti della Confraternita mi hanno chiesto se volevo indossarla ci mancava poco che buttavo una granata in mezzo al cortile del Pentagono per l’indignazione.
Ma a Gloria l’Acciaio sta simpatico. Magari è anche colpa di quello squilibrato che frequenta il suo forum, quello che si chiama Tuono, là. Quindi tanti cari saluti alla granata. Mi toccherà rivedere Lyon decrepito tra qualche giorno per un aggiornamento sulle condizioni dei Supermutanti Behemoth che mi aveva chiesto.
Che coglioni.
Il vento mi solleva l’orlo del vestito verde acido e qualche ciocca della mia frangia bionda mi finisce nell’occhio. Bestemmio e sento un’eco lontana, una voce portata dal vento che mi ammonisce di non riprovarci, altrimenti cancella il salvataggio e si costruisce un altro personaggio.
Sai che stincatura! Voglio proprio vedere se hai il coraggio di rifarti un PG con karma negativo di livello 24 ed armi pesanti al 97, Gloria! Non ne hai la pazienza! Io ti conosco!
C’è un cumulo di rocce affioranti dalla piana che mi ostruisce la visuale sul cancello della torre; un pezzente si allunga, tira in avanti una mano dalle unghie gialle e fa:
- Acqua! -
Mi sporgo sul suo palmo rivolto all’insù, nella mia bocca raccolgo saliva con la lingua e gli sputo sulla mano:
- Prego, abbeverati! -
Il poveraccio mi fissa con lo sguardo allucinato e sgranato, la bocca spalancata su una voragine a cui rimangono solo quattro denti; l’alopecia che si mangia la sua testa forse gli ha mangiato anche il neurone.
Mi volto di nuovo verso la torre, circumnavigo l’affioramento roccioso e c’è un ghoul (“Roy Philips” dice il Pipboy) che mi guarda incazzato da vicino il citofono. Calmo, bello: il mio cervello non è troppo prelibato e la mia Laser Gatling ha bisogno di far sfrigolare i motori.
Mi avvicino così tanto a lui che mi chiedo davvero se Gloria, la mia matrigna, non abbia seriamente deciso di farmelo baciare. Ah, no, vuole solo che ascolti la conversazione che lo zombie sta avendo al citofono e lei è troppo sorda perché possa rimanere ad una distanza accettabile da lui. Una forza invisibile mi plagia la mente e mi fa avvicinare ancora di più; posso sentire l’alito del ghoul che scatarra:
- Razza di bigotti senza cervello! -
Non sembra disturbato dalla mia vicinanza, mentre io sono terrorizzata dal suo alito di drago.
Si volta verso di me:
- E tu che cazzo hai da guardare?! -
Ok, voglio prendere la Laser Gatling e trasformarlo in un groviera. Ma la mia mano, pur tremante, non punta l’arma e il caricatore rimane appeso alla mia schiena con tutte e sei le canne in quiete.
Gloria, so che c’entri tu! Maledetta santerellina! Che se dipendesse da me io sarei di karma ancora più negativo!
Il ghoul si allontana, la pelle scrostata e scarlatta che alla luce del tramonto sembra una cartina geografica. Suono il citofono:
- Ho detto di no! – risponde un tomo dall’altra parte.
- Calmo, ciccio, sono Hellmaiden… - al pronunciare il nome che Gloria mi ha affibbiato mi si contorcono le viscere per l’idiozia che mi evoca quella sottospecie di nickname da nerd che si smanetta dietro le mod per personaggi nudi -… sono qui per Burke -
E’ una bugia colossale e scommetto che Burke ha già messo in guardia tutti sulla mia identità.
E invece il cancello cigola scivolando di lato e la fontana secca del cortile della Torre Tenpenny compare sul mio orizzonte visivo. Certe volte devo proprio ringraziare l’entità superiore che ha concepito la Zona Contaminata come un’accozzaglia di personaggi veramente cretini se riesco ad andare avanti senza troppi problemi.
Supero i binari del cancello, guardo a sinistra e un tizio con un’armatura verde scuro, gli spallacci stondati e lo sterno che segue i contorni dei pettorali mi guarda con sospetto.
Conto almeno altri quattro soldati all’ingresso, fuori dalla porta. I miei tacchi risuonano sulle mattonelle.
Sì, so che vi faccio girare la testa, maschietti: questo bel vestitino l’ho trovato a Minefield e sono quasi saltata in aria per entrare nella casetta prebellica da cui l’ho preso in prestito. Se non fa effetto, mi sono scapicollata per niente.
La hall è elegante, calda, le luci soffuse diffondono un’atmosfera di tepore e domesticità.
La gente è elegante, fredda, le luci soffuse fanno sembrare le persone ombre cinesi dietro a un lenzuolo. Sfioro una donna con un caschetto castano che si ferma e mi fa:
- Benvenuta -
Io non sono dei vostri. Non lo sarò mai.
Benvenuta un corno, perciò.
Un tizio dai lineamenti mezzi asiatici e i capelli neri impomatati mi squadra dal basso verso l’alto:
- Questo vestito non era più di moda neanche quando è scoppiata la guerra! -
L’immagine di me stessa che mette la mano sul pomello del villino prebellico e sente le mine alle proprie spalle fa esplodere qualcosa dentro di me; quel qualcosa ruggisce. So che sei tu, Gloria, so che vuoi che uccida.
E la cosa mi entusiasma perché per una volta siamo d’accordo.
“Anthony Ling”, mi dice il Pipboy. Sarai il primo a morire.
Punto l’ascensore, vado all’ultimo piano. Io conosco molte storie su Tenpenny: a Megaton non è per niente popolare. Burke voleva far saltare in aria tutta la città perché “deturpava la visuale dalla sua torre”. Non so chi dei due sia messo peggio.
Esco dall’ascensore, attraverso il corridoio, scocco un’occhiata di sufficienza alla guardia che fissa i miei tacchi e poi mi apre la porta. Oltrepasso un disimpegno con una piccola aiuola al centro e odio Tenpenny per il lusso che si concede.
Spingo la porta in fondo verso l’esterno e mi trovo in terrazzo.
C’è una poltroncina bassa e un vecchio di spalle: i capelli canuti spiccano sulla giacca rossa (fa-vo-lo-sa!) e i pantaloni bianchi ammiccano da dentro stivali neri; una scacchiera è posta su un basso tavolino scuro e una bottiglia di Jack Daniel’s brilla alla luce del tramonto.
- Buonasera – saluto l’uomo che voglio trucidare.
- Oh, una persona ben educata. Speravo fosse Susan, ma temo che stia intrattenendo già qualche altro… cliente. Chi sei? – La sua voce è roca. Non perentoria, non autoritaria. E’ molto educato. Mi fa impressione: mi aspettavo un uomo insopportabile, arrogante, sdegnoso e mi ritrovo davanti un lord inglese che mi tratta con gentilezza. Un sussurro portato dal vento mi solletica le orecchie e dice che il diavolo sa essere molto dolce e suadente, se vuole. Grazie, Gloria, matrigna mia, per questa perla di saggezza delle sei del pomeriggio.
- Una che vorrebbe parlarle un attimo del ghoul che prima era all’entrata… -
- Philips? E’ un idealista visionario! – Si alza dalla poltroncina e mi stupisce quanto sia alto e per nulla ingobbito dall’età; tuttavia una bella ragnatela di rughe gli segna il volto – Nessun abitante della Tenpenny Tower accetterebbe mai di vivere fianco a fianco coi ghoul! -
- Secondo me, invece, col giusto grado di eloquenza, potrei convincerli – ribatto. Ma mi sento sempre meno sicura man mano che i suoi occhi nocciola mi indagano.
- Ci sono i pasdaran della purezza e del decoro che non cederanno di un solo metro dalla loro posizione. Ma se riesci a convincere loro, posso anche pensare di portare dei residenti non umani alla mia torre. Se hanno i tappi, ovviamente -
- Chi sono i fedelissimi? -
- Lydia Montenegro, Anthony Ling, Susan Lancaster, Millicent Wellington e consorte -
Annoto i nomi sul mio Pipboy e aggiungo un appunto accanto a Ling: “Questo si fa semplicemente fuori”. Poi penso che quelli della sorveglianza non sarebbero proprio contenti di avere un cadavere in casa.
- Per altro, parla con Gustavo, all’ingresso. E’ il capo della sorveglianza -
Corro dentro, scendo giù, veloce come il vento tocco la spalla ad un tizio seduto di fronte al tavolo della reception che mi fa:
- Ti tengo d’occhio… -
Sì, in ogni caso sarebbe stato difficile non notarmi, deficiente. Ho uno stramaledetto vestito verde acido.
- Buon per te – rispondo – Mi ha detto Tenpenny di rivolgermi a te per quanto riguarda Philips… -
- Tieni – mi porge un fucile d’assalto – E tieni le munizioni. L’unico tipo di ghoul buono è un ghoul morto -
Cominciamo bene. In linea di massima mi ritrovo nella sua corrente di pensiero, ma Gloria ha deciso di fare la moralista.
- Io non vado avanti con armi leggere, caro. Non so se hai notato lo zainetto che porto appresso -
- Signora, qui c’è bisogno di precisione. Dovrai passare attraverso condotti metro infestati da ghoul feroci e dubito che tu voglia farti notare anche dagli splendenti dei piani inferiori -
- Tu non preoccuparti, signore. Mi sono fatta la Metro Presidenziale da sola contro orde di tecnologisti -
Morendo tipo otto volte finché Gloria non ha deciso di usare l’abracadabra delle mezzeseghe, la via d’uscita da ogni dungeon critico. Aveva usato “/tgm”. Grazie, madre mia. Continuo:
- Se, ipoteticamente, facessi fuori la banda di Philips quanto mi dareste? -
- 500 tappi IVA inclusa -
- Facciamo 700 e non ne parliamo più? -
- Ci hai provato -
Maledetta abilità “Eloquenza” mai sviluppata bene!
- Hm. Ci penserò – mento spudoratamente. Il gioco non vale la candela e ho già deciso di aiutare i ghoul a entrare nella Tenpenny, in un modo o nell’altro. Solo che la via pacifica mi si prospetta veramente ostica.
- Come ti pare. Il loro covo nella metro è raggiungibile da questo punto, te lo segno sulla mappa -
Quando mi guardo attorno e sul mio Pipboy lampeggia un “Susan Lancaster” in sovrimpressione puntando su una bionda tutta tette, mi dirigo verso di lei:
- Salve, signorina Lancaster… - lei si gira con una mossa di stizza dei capelli platino lunghi fino alle spalle e già voglio ucciderla perché è di un biondo fintissimo - …ha un momento per parlare del signor Roy Philips? -
Mi sento un po’ un testimone di Geova e allo stesso modo mi vedo respinta:
- I ghoul non abiteranno mai in questo posto! Io mi sono sudata il mio appartamento facendo il mio lavoro e andando a letto con gente disgustosa! Mi sono ripulita da quando ero in giro, nella Zona Contaminata! E ora questi arrivano e pretendono di portare la loro puzza fin sotto il nostro naso! -
Olè, prova di eloquenza fallita, come al solito.
Tanto per curiosità mi spingo nella Boutique Le Chic della Montenegro. Quando entro lei è dietro a un bancone di cedro, seduta: la severa pettinatura corta le squadra ancora di più il viso già abbastanza sgraziato e gli occhi dalla linea discendente, che sembrano sempre tristi. Cram, Spam, Mele Dolci Dandy boy sbucano dagli scaffali; sul ripiano addossato alla parete di fronte ci sono soprammobili di porcellana, un orsetto, un teschio di bufalo e… una macchinina.
I miei occhi brillano.
Amo le macchinine.
Poi mi ricordo della mia missione e mi rivolgo alla Montenegro. Appena le nomino Philips, va su tutte le furie e la mando a cagare.
Esco dalla Boutique Le Chic. Poi penso “Perché?”.
Mi acquatto a livello del terreno. Striscio dentro al negozio, fuori dal campo visivo dell’arpia; sono nascosta dal bancone. Il ripiano con la macchinina è dalla parte opposta, proprio nell’angolo rischioso in cui il bancone potrebbe non coprirmi più.
Mi arrischio.
Mi tolgo i tacchi. Uno per uno li appoggio con delicatezza massima fuori dalla porta.
Mi avvicino al ripiano e sbircio da dietro la spalla. Il bancone mi copre.
Prendo la macchinina e sento un alto briciolo di bontà andare via da me.
Striscio di nuovo fuori. Le mie dita si stringono attorno alle mie scarpe quando sento la voce della Montenegro:
- Che cosa sta facendo?! -
Cazzo! Beccata! Comincia a piangere e a chiedere perdono!
No, fa’ finta di niente!
- Ehm… questi tacchi mi fanno male ai piedi e me li sono tolti -
La sento sbuffare e trovo il coraggio di guardare dalla sua parte. Si è rimessa seduta.
Se l’è bevuta.
Con un sospiro di sollievo arrivo nella hall, mi rimetto i tacchi e esco di nuovo nel cortile.
In effetti tutti i miei problemi di karma non sono dovuti al fatto che massacro gente e schiavizzo bambini, cosa che tu, Gloria, mi impedisci: semplicemente ho qualche tendenza cleptomane e non sempre le macchinine che trovo in giro non hanno proprietario.
Eh, oh: tutti abbiamo i nostri difettucci.
Mi avvicino al vecchio scambio della metro; un feroce ringhia e si avvicina correndo; un altro lo imita, saltando da vagoni divelti sul terreno e venendomi incontro; un terzo rocambola allegramente con le mani al cielo e fa la capriola, forse è contento di vedermi; il quarto sbuca dalla porta che conduce sottoterra e sembra quasi sorridermi.
Che schifo.
Sfilo la Laser Gatling dalla schiena; impugno la manovella laterale; lavoro di polso e fasci di luce rossa promanano dalle sei canne rotanti, trapassano gli zombie, creano finestre sulle loro viscere tumorali e schizzi di sangue.
Per il resto, la metro è tutta così: apri la porta, indietreggia dal ghoul. Dagli un calcio. Dagliene un altro. Bestemmia per le scarpe sporche di sangue. Colpo di Laser Gatling. Percorri corridoio. Apri la porta, indietreggia dal ghoul. Dagli un calcio. Dagliene un altro. Bestemmia per la storta alla caviglia e la materia cerebrale rimasta incastrata sulla suola. Scivola lungo il corridoio spandendo cervello di zombie in giro. Apri la porta e, cucù, c’è uno splendente in più!
La luce si fa più forte. Sento voci rauche ma frasi di senso compiuto.
In due passi mi trovo sotto il tiro di un cecchino con un casco rotondo e bianco, con la faccia viola e le labbra spaccate, gli occhi luminescenti. Ripongo la Laser Gatling e sbatto i tacchi per togliermi il cervello spappolato dalle suole: sono sempre stata abituata a pulirmi le scarpe prima di entrare in casa d’altri.
- Tornatene da dove sei venuta, pelleliscia! – mi urla.
Il prossimo refrattario di questa missione che incontro, lo strozzo.
- Senti, qui sto solo cercando di aiutarvi a vivere nella Torre Tenpenny. Se mi scorti da Roy Philips, ti prometto che farò tutto quanto è in mio potere per farvi entrare! -
Mi fissa perplesso.
Alzo le mani in segno di resa.
Abbassa il fucile.
- Non è saggio far aspettare Roy… però ci vai da sola, non posso smontare la guardia -
Ci vado da sola.
- Che vuoi?
- Quindi… che cosa fate nei tunnel della metro?
- Spendiamo il nostro tempo, pianifichiamo, ci prepariamo. Tenpenny e il suo branco di sfigati elitari non possono tenerci fuori dalla torre per sempre – la sua brutta faccia corrosa si fa ancora più brutta:
- Abbiamo dei diritti. E ce li prenderemo se non ce li daranno -
- Io potrei farvi entrare… -
- Apri l’accesso alla stanza del generatore che si affaccia sui tunnel della metro – si gira, afferra una sacchetto verdognolo da un ripiano e me lo porge. Io lo prendo e lo distendo: sembra che abbiano scuoiato un cadavere.
- E’ una maschera ghoul… - lui mi spiega – I feroci non attaccano i simili, neanche quelli come noi, che ancora pensiamo. Se indossi questa non sarai toccata dalla loro ira -
Poetico.
Aspetta: ora che ci penso, questo tizio mi ha appena detto che farò entrare un’orda barbarica di zombie affamati attraverso dei condotti secondari su per una torre abitata da gente chic e viziata.
E Gloria vuole che lo faccia.
Oh, sì, finalmente una perdita di karma come si deve!
Indosso la maschera. Prego che i personaggi della Tenpenny siano ancora così cretini da non farsi domande al mio arrivo conciata così.
Saluto Roy, esco dalla metro. E’ notte e io sembro una chimera, un corpo di donna con la testa di un morto.
Sento una canzone in sottofondo.



Wanna join me?
Come and play!
But imma shoot you in your face

Oh, di tutte le colonne sonore che Gloria ha messo al posto delle musiche originali, questa è l’unica decente e con un significato che mi si confà.

Bombs and bullets will do the trick
What we need here it’s a little bit of panic

Anche perché di tutte le canzoni inascoltabili che ha messo questa ha un po’ più di energia. La torre è più prossima: l'enorme fallo contro il cielo che ben presto subirà una bella infezione.

Come on! Shoot faster!
Just a little bit of energy!
I wanna try something fun right now
I guess some people call it anarchy!

Mi avvicino alla Tenpenny e ghigno. La giacca del vecchiaccio sarà mia. Anthony Ling morirà tra atroci sofferenze e mi occuperò personalmente di Susan Lancaster.
Sai, Gloria? Cominci a piacermi!
Sfodero la Laser Gatling

Let’s blow this city to ashes
view post Posted: 4/9/2013, 15:06     Contest Grafico - Attack on Titans - Spam
Approfitto per l'ennesima volta della vostra pazienza spammotica: è in corso un contest sulla pagina facebook italiana "L'Attacco dei Giganti" e io sto partecipando con un mio disegno.
Come ogni contest, il numero di "mi piace" è decisivo per la vittoria e mi chiedevo se non mi poteste dare una manina. Ogni supporto è ben gradito :D

Occorre mettere "Mi piace" alla pagina -> https://www.facebook.com/pages/Lattacco-de...158415494279565


E poi votare per il disegno che preferite, nell'album Contest di Disegno 2013. Qualora trovaste il mio degno del vostro voto, ecco il link -> https://www.facebook.com/photo.php?fbid=42...&type=3&theater
view post Posted: 22/8/2013, 13:10     Contest Scuola Internazionale di Comics - Spam
Approfitto di nuovo della vostra pazienza spammotica, stavolta per supportare il disegno di una mia amica: alla Scuola Internazionale di Comics hanno indetto un contest intitolato "Draw your next superhero" e lei sta partecipando con la sua "Sally".
Più voti e mi piace riceverà, più sarà probabile che vinca il premio, ossia una borsa di studio per poter accedere ai corsi della Scuola stessa, di solito molto dispendiosi.
Allora, mi date una mano? :3

https://offerpop.com/FacebookContestEntry....1957108&fresh=1KkUNN6
view post Posted: 4/11/2012, 17:44     Sergente RL-3: buona scelta? - Fallout 3
Assolutamente sì: prendilo il prima possibile. E' praticamente impossibile che ti muoia *una volta ho avuto a che fare con un tecnologista e un deathclaw contemporaneamente e la sua barra della vita era ancora ad un terzo del totale*.
Forse è il più forte tra i compagni in senso assoluto. L'unico che potrebbe essere o suo pari o addirittura superarlo è Fawkes, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Poi viene Caronte, che si fa fregare un po' più spesso ma ha una buona potenza di fuoco con quel suo fucile da combattimento.
Anche Clover non è male, ma le devi mettere un'armatura pesantuccia perché ha una resistenza non proprio altissima, specie se settata su "armi da mischia" e all'inizio del suo acquisto.
Personalmente non ho mai provato Stella Cross... qualcuno l'ha mai sperimentata in combattimento?
Dogmeat è tanto bello, tanto buono e tanto cucciolo, ma manda a meretrici tutti i tuoi attacchi stealth e muore con molta facilità, a meno che tu non voglia prendere la perk "Cuccioli", con cui torna ogni volta un nuovo Dogmeat vicino al Vault 101.
view post Posted: 30/10/2012, 19:28     Giudicare un gioco per la grafica - Il nostro Fallout 3
CITAZIONE (S1mone56 @ 30/10/2012, 19:05) 
Io credo che la grafica sia importante...Però in modo diverso da quanto detto qua. Per esempio se un gioco ha una bella trama, è fatto come Dio comanda e ha una bella grafica allora preferirei giocare a quello rispetto ad un gioco con solo i primi due requisiti che ho elencato.
Però se ha solo la grafica e gli altri due mancano allora è un altro paio di maniche.

Per esempio io sono sempre stato un grande amante di GTA, quando vidi il IV per la prima volta mi sembrò il gioco migliore che ebbi mai visto, ci giocai; ebbene dopo meno di dieci ora di gioco mi ero già stancato per la trama che non mi piaceva neanche un po'.
Un altro esempio è Minecraft, trovare un gioco con una grafica peggiore di quello di questi tempi è impossibibile, eppure ci ho giocato e ci gioco tutt'ora per la grande varietà di cose da fare.

Insomma ribadisco la grafica è importante, ma deve avere alle spalle anche altre cose...Ammettetelo, però preferireste Fallout 3 con la grafica di Skyrim o con quella di Fallout 1?!


P.S: era meglio aprirla in videogame questa discussione e non in "il nostro Fallout 3"

Ma è ovvio! Qui nessuno penso metta in dubbio che la qualità e la cura grafica sia un requisito che faccia la differenza, ma la fa solamente una volta che si è già con una trama, un gameplay e un'originalità tematica in mano. Naturalmente preferirei un Fallout 3 con la grafica che conosciamo ad un gioco in tutto e per tutto identico ma con una grafica da F1: sarebbe anche morboso e sciocco attaccarsi nostalgicamente a qualcosa che ha una caratteristica obiettivamente peggiore.
Trovo, però, che scartare a prescindere un videogioco per quel prerequisito, non essenziale, sia quantomeno idiota.
view post Posted: 30/10/2012, 19:01     Giudicare un gioco per la grafica - Il nostro Fallout 3
Trovo giudicare un gioco per la grafica alla stessa stregua di giudicare una persona dai suoi lineamenti estetici...


Una sciocchezza di un'aridità colossale.
view post Posted: 23/10/2012, 21:32     Regolamento Celebration Contest - Galaxy News radio
Io sono capra un po' su tutto e mi sono affidata al caso XD
view post Posted: 22/7/2012, 13:40     Massacro alla prima di Batman - Cinema
Io penso che se il pazzo decide di fare strage, non gliene frega granché che la propria arma sia legale o meno. E non è che una mazza fa meno male di un'arma da fuoco: magari non opera una distruzione di "massa". Ma se colpisce anche una sola persona, questa è automaticamente morta.
Io darei la colpa alla pazzia che impera e non al permissivismo che vige nell'affidamento del porto d'armi, anche se, se fosse fatto a regola d'arte e in modo mooolto più restrittivo come in Italia, forse ci sarebbero meno massacri.
Ma anche in Italia, se il pazzo vuole fare fuoco, se ne infischia della legalità.
La follia è follia. Non cambia il contorno.
view post Posted: 21/6/2012, 11:44     Blasfemia!! - Il nostro Fallout New Vegas
CITAZIONE (franky'95 @ 21/6/2012, 10:31) 
CITAZIONE (Assassinodideathclaw @ 19/6/2012, 12:18) 
Sarebbe un disonore per i Comunisti.

Evitiamo la politica...

Sì, direi proprio di evitare.

In ogni caso, secondo me, finché c'è un nemico comune, l'uomo è l'animale più socievole che esiste al mondo. Ma togligli quel nemico comune e subito le due fazioni torneranno a farsi guerra.
E' così anche nella vita reale.
Se le persone, di base, non hanno grandi elementi di comunanza le une con le altre la sola cosa che può farle combattere insieme e quindi sopportarsi è l'esistenza di un'antipatia congiunta su terzi.
view post Posted: 31/5/2012, 10:45     Commenti & opinioni - Reborn
CITAZIONE
la gamba sinistra gli faceva un male d'inferno appena la muoveva "Nove su dieci che è rotta"

tratto dal pezzo di Bren
CITAZIONE
Bren era messo male... la sua gamba era ferita, ma Jeff credeva che poteva guarire

tratto dal tuo.

Mettetevi d'accordo. Il dolore di una gamba "solamente" ferita non è paragonabile a quello di una gamba rotta.

Sul fatto di correggere... nulla da dire, ma mi sembra di ricordare che sono tutti più grandi di te, alcuni di loro fanno il classico e altri hanno una prosa già matura e ben congegnata. Mi lascia solo un po', beh, perplessa. Mi colpisce il fatto che così giovane tu sia già in grado di correggere le bozze di chi ha esperienza maggiore: complimenti :3
228 replies since 6/10/2011