Fallout Forum

Assassin's Creed Brotherhood, Intrighi all'ombra del Colosseo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/3/2011, 15:17     +1   -1
Avatar

Esperto in sopravvivenza

Group:
Elder Mod
Posts:
17,698
Karma:
0

Status:


Questa recensione contiene giocoforza alcuni spoiler, siate clementi con le offese nei commenti (al massimo un paio a testa) perché è impossibile non farne parlando di Assassin's Creed Brotherhood. Il successo del secondo capitolo e le splendide qualità estetiche e storiche del nostro Bel Paese hanno prodotto infatti un seguito a tutti gli effetti prima del cambio di ambientazione che ci sarà col prossimo episodio, seguito che comincia esattamente dove finisce il precedente, con Ezio Auditore da Firenze che si trova all'interno della Cappella Sistina dopo due "chiacchiere" con Rodrigo Borgia e interessanti risvolti sulla mela dell'eden, filo conduttore della storia fin dal titolo originale. La Roma di fine 1400 è quindi l'assoluta protagonista di Brotherhood, nelle sue vesti imponenti e in una mappa che dispone di una buona parte dei luoghi di riferimento famosi che appartengono alla città eterna, partendo dal Colosseo, passando per Porta Nomentana e arrivando a San Pietro, Campidoglio e così via.

In parallelo c'è la vita attuale (anzi futura, nel 2012) di Desmond Miles, che grazie ad un macchinario chiamato Animus cerca di rivivere i ricordi dei propri antenati assassini in lotta secolare con i templari, e scoprire l'ubicazione della mela per evitare che questi ultimi ne vengano in possesso. In questo capitolo a rivivere saranno le vicende di Roma quindi, dove la confraternita degli assassini è in combutta per liberare la città dall'estrema influenza dei Borgia, che vede come personaggi chiave tra gli altri Cesare, Lucrezia e lo stesso Rodrigo.



La fratellanza non è una danza






La struttura di Assassin's Creed Brotherhood, com'era lecito aspettarsi, riprende nelle fondamenta e in maniera pedissequa quella del secondo capitolo, con la visuale in terza persona e il sistema di controllo dove grazie alla combinazione dei tasti R1 e X è possibile correre, zompettare e arrampicarsi praticamente ovunque, secondo una dinamica naturale e oramai assodata. La storia si dipana ugualmente attraverso le ben note sequenze genetiche, con il tassello successivo visibile sulla mappa mediante un apposito punto esclamativo, le missioni secondarie rappresentate da icone differenti e le sezioni di Roma che diventano disponibili man mano che si procede nell'avventura. Le prime novità che saltano all'occhio sono rappresentate dalla possibilità di cavalcare all'interno della città (curiosamente non galoppare, probabilmente per problemi di frame rate o generazione degli edifici in vicinanza) e dal fatto che ogni missione, sia essa principale, secondaria oppure extra, può essere rigiocata in qualsiasi momento mediante il menu DNA, con estrema felicità dei cacciatori di trofei (chi ha giocato il secondo capitolo sa di cosa stiamo parlando). In realtà c'è un'ulteriore e fondamentale differenza, ogni sequenza può essere infatti completata al 50 oppure al 100% in relazione ad una condizione secondaria che deve essere portata a compimento. Tra le tante: completare la missione entro un certo lasso di tempo, senza essere scoperti, uccidendo l'obbiettivo con la lama celata o con la balestra e così via. Il "premio" che si ottiene si traduce in rigiocabilità, varietà perché il gioco porta ad affrontare in maniera diversa le missioni, ma anche in ricordi aggiuntivi che compaiono sulla mappa di gioco.

Abbandonata Monteriggioni (ma apparirà più di una volta durante l'avventura, non disperate) tutta la sezione "micromanageriale" di Ezio Auditore e della sua confraternita è stata estesa a Roma nella sua interezza. E' disponibile ovviamente un nuovo covo ma adesso il concetto di guadagno ruota attorno al restauro di alcune strutture presenti all'interno della città capitolina, a partire dalle varie botteghe per arrivare alle strutture imponenti di cui sopra, le quali una volta restaurate ad un costo variabile permettono di generare degli introiti che vengono depositati infine a cadenza regolare in botteghe che fungono da banco.


image



Ogni distretto contenente negozi e strutture va però innanzitutto liberato dall'influenza dei Borgia, attraverso una "prassi" che prevede l'uccisione del capitano in comando e l'appiccare il fuoco presso la rispettiva torre adornata di vessilli appartenenti ai tanti odiati nobili. Prima di focalizzarci sui pregi e difetti del gioco vorremo concludere la descrizione con altri tre grossi elementi distintivi di questo Assassin's Creed Brotherhood, che ne determinano anche i punti di forza. Al di là delle varie missioni secondarie di gilda e fazione, le cripte del secondo capitolo hanno come alter ego in questo le sei sale di Nerone, ognuna delle quali nasconde una chiave per accedere alla tomba di Romolo.

Questi santuari propongono principalmente lunghe e piacevolissime sezioni platform dove il controllo di Ezio è un vero e proprio balletto tra sporgenze e appigli, e dove il tutto è armonioso e naturale a patto di giocare un po' con la telecamera manuale per evitare di fare un salto nel vuoto. A fare poi da supporto all'introduzione di pistola e paracadute in fatto di invenzioni tecnologicamente avanzate, in Brotherhood non manca la presenza di Leonardo con ulteriori archibugi decisamente letali. Il problema è che in questo caso li ha sviluppati sotto minaccia per i Borgia, ed ecco quindi comparire altre missioni dove Ezio deve prima bruciare il progetto e poi impossessarsi dell'invenzione stessa per avere la meglio degli avversari e distruggerla (purtroppo!) in ultima battuta. Il risultato? Frangenti di gioco divertentissimi dove è possibile governare cannoni navali, carroarmati rudimentali piuttosto che deltaplani.

Queste sezioni sono anche una "scusa" per proporre al giocatore ambientazioni differenti da quelle di Roma: si va infatti a fare visita al Castel dell'Ovo a Napoli, al Monte Circeo, alla Valnerina ma anche Firenze e Venezia, ovviamente in configurazione ridotte ma piacevoli da vedere e affrontare.



Gli adepti di Ezio Auditore





A chiudere il cerchio descrittivo abbiamo la possibilità per Ezio di assoldare letteralmente adepti assassini, che una volta allenati possono essere richiamati per fare il lavoro sporco senza allertare le guardie, grazie ad un'apposita barra posta subito dopo quella dell'energia. La loro gestione è quasi da GDR, acquisiscono infatti esperienza, salgono di livello e mediante apposite colombaie sparse per la mappa di gioco è possibile assegnare ad ognuno alcuni punti abilità piuttosto che mandarli in giro per l'Europa a completare missioni che restituiscono quantitativi differenti di soldi, oggetti e punti esperienza, in base al livello di difficoltà e alla fattibilità.

Detto questo, Assassin's Creed Brotherhood si porta dietro ancora una volta due difetti oramai storici della saga. L'intelligenza artificiale innanzitutto, praticamente identica e ancora una volta non convincente in fase di individuazione di Ezio piuttosto che nei combattimenti. Per quanto riguarda questi ultimi l'utilizzo del calcio sui gioielli di famiglia piuttosto che i contrattacchi che si eseguono con R1 più quadrato permette di avere la meglio in qualsiasi situazione e senza patemi, senza contare che gli adepti assassini aggiungono divertimento e varietà ma rendono i combattimenti stessi ancora più facili. La situazione migliora nelle missioni che vanno portate a termine senza essere scoperti, ma anche in questo caso esistono diversi "trucchetti" per fregare l'intelligenza artificiale nella maggior parte delle occasioni. Di riflesso il livello di sfida del gioco è piuttosto basso, ci si deve mettere proprio di impegno per morire ed è chiaro ancora una volta come il titolo Ubisoft punti tutto sull'esperienza di gioco e sul divertimento per accalappiare il giocatore fino al suo completamento, in un parallelo concettuale che ci piace fare con Fable II. Avrete però già scorto il voto decisamente positivo a questo punto della lettura, Assassin's Creed Brotherhood anche a causa dei difetti di cui sopra non riesce a fare il salto verso il capolavoro assoluto, migliora però praticamente ogni aspetto del precedente capitolo nella misura in cui rimane estremamente divertente, dispone di una varietà incredibile ed elimina quasi tutti i punti di noia presenti in passato (pensate anche alle gallerie sotterranee per muoversi velocemente tra tutti i punti della città), senza contare le piacevoli aggiunte e l'impianto narrativo che anche in questo caso prevede un finale col botto.


image


Facendo un confronto diretto, probabilmente l'avventura principale può essere portata a termine in un quantitativo di ore inferiore (sulle 10-15) rispetto al secondo episodio, fatto sta che nella nostra prova su strada siamo stati portati in maniera naturale a completare il gioco facendo gran parte delle missioni secondarie e degli extra, con il nostro contatore fissato sulla bellezza di 23 ore. Non ci siamo dimenticati del comparto tecnico! Roma è bellissima da vedere con la sua varietà, vegetazione e i luoghi conosciuti. L'eccellenza l'abbiamo nella realizzazione delle strutture più imponenti e negli interni ad esempio di San Pietro, dove le texture sono davvero eccezionali. I modelli poligonali dei personaggi sono ugualmente migliorati così come gli effetti di luce e il ciclo giorno/notte, l'impatto complessivo è ancora più piacevole e in generale ci troviamo di fronte ad uno dei titoli più validi sotto questo punto di vista nel panorama videoludico.

Per quanto riguarda almeno la versione PlayStation 3 il motore grafico continua però a perdere qualche colpo in chiave fluidità e tearing. La situazione è migliore rispetto al passato soprattutto in chiave desync dello schermo, ma non sono rare le situazioni in cui il frame rate scende attorno ai 20/25 fotogrammi per secondo. La sensazione è che la situazione sia simile a quanto visto col secondo capitolo rispetto alla versione per Xbox 360, che ad una prima occhiata veloce ci è sembrata essere più stabile da questo punto di vista. Il doppiaggio è ovviamente in italiano ed identico a quello dell'episodio precedente, la colonna sonora ancora una volta di primissimo piano soprattutto in occasione dei combattimenti o nei brani originali come quello che accompagna il giocatore nel distretto del foro romano, davvero un piacere da ascoltare.


PRO :-)

Divertente e con meno tempi morti rispetto al passato
Tantissime cose da fare tra extra e missioni secondarie
Roma è splendida da vedere


CONTRO :-(

Intelligenza artificiale ancora non convincente
Basso livello di sfida
 
Top
As$a$sin95
view post Posted on 20/3/2011, 20:46     +1   -1




ACB: La Scomparsa di Da Vinci

La Scomparsa di Da Vinci:

Dopo i due DLC gratuiti dedicati esclusivamente alla modalità multiplayer di Assassin's Creed: Brotherhood, Ubisoft rilascia "La Scomparsa di Da Vinci", primo contenuto extra che va ad ampliare anche la trama principale del titolo, introducendo un nuovo ricordo legato al passato di Desmond Miles.

Di nuovo nell'Animus, di nuovo a Roma:

La vicenda narrata in questo DLC prende forma nel 1506, quindi poco prima della conclusione della storia originale. Desmond Miles comincia a ricordare una storia che coinvolge Leonardo Da Vinci che, durante i suoi studi su Pitagora, ha scoperto l'entrata di una catacomba che cela un misterioso tempio, al cui interno risiede un oscuro segreto legato al frutto dell'Eden. Una setta dedita al culto di Pitagora però, gli Ermetisti, è venuta a conoscenza delle scoperte di Leonardo e lo rapisce per estorcergli tali informazioni. Dunque spetterà al fidato Ezio riportare a casa il suo caro amico.

Va subito chiarito che l'offerta proposta da Ubisoft con questo contenuto non è delle migliori se parliamo di longevità: la vicenda si esaurirà nel giro di 8 missioni, sicuramente ben sviluppate e ricche dei migliori elementi del gameplay del titolo (tra sessioni stealth, schermaglie all'arma bianca fino alle classiche ed immancabili fasi platform) ma decisamente troppo poche visto che un giocatore medio di Assassin's Creed non avrà difficoltà a portarle a termine nel giro di un'ora effettiva di gioco.
La storia, sebbene sia raccontata in maniera convincente, rimane comunque al pari di una qualunque missione secondaria già vista nel gioco completo, senza rivelare chissà quali aspetti nascosti della trama o nuovi elementi riempitivi.
image
La sensazione è che tutto si esaurisca in fretta, forse pure troppo, lasciando il giocatore con un palmo di naso, proprio quando ci saremmo aspettati una sostanziosa quantità di missioni e di ore di gioco, anche considerando il prezzo di tale contenuto.

Chi non ammazza in compagnia, la setta se lo porta via...

Per fortuna l'offerta comprende anche una nuova mappa per il multiplayer denominata Alambra (disponibile anche in versione notturna) nonché quattro nuovi personaggi: Dama russa, Cavaliere, Reietto e Marchese. Come al solito la nuova mappa è un perfetto concentrato di spazi aperti e luoghi angusti, insomma l'ambiente ideale per tattiche stealth e approcci diretti, impreziosita dalla solita maestria della direzione artistica.
Si aggiungono al pacchetto anche due nuove modalità: Assassinio e Scorta. Nella prima due squadre da otto giocatori dovranno individuare ed uccidere silenziosamente i templari sulla mappa, con la particolarità che andrà usato obbligatoriamente il sistema di aggancio prima di eseguire l'uccisione; nella seconda, invece, gli stessi schieramenti hanno un leader designato e costantemente segnalato. L'obiettivo di ambedue le fazioni, nei due round da quattro minuti che compongono la partita, sarà assassinare il leader avversario cercando, al contempo, di proteggere il proprio.

Due modalità sicuramente interessanti e divertenti, oltre che ben realizzate, che vanno ad aggiungere nuova linfa vitale al comparto multigiocatore di Brotherhood.
image

Euro-fiorino: un cambio conveniente?

La scomparsa di Da Vinci è sicuramente un buon prodotto sotto ogni punto di vista ma purtroppo delude proprio dove le aspettative dei fan erano più grandi: l'espansione del single player. Poche missioni, neanche troppo impegnative ed una vicenda di certo non esaltante non giustificano l'esborso dei circa 10 euro che rappresentano il costo di questo DLC.
Fortunatamente l'offerta legata al multigiocatore è buona e farà la gioia di tutti gli amanti delle modalità online del titolo.
Un contenuto il cui acquisto va attentamente valutato: per i fan sfegatati della serie sarà praticamente un acquisto obbligato, per tutti gli altri si consiglia di aspettare un calo di prezzo, perché stavolta il gioco non vale tutta la candela.
 
Top
view post Posted on 20/3/2011, 21:38     +1   -1
Avatar

Esperto in sopravvivenza

Group:
Administrator
Posts:
27,506
Karma:
+2
Location:
Brindisi

Status:


Non so, vorrei giocarlo perchè la storia dietro gli assassin's creed mi prende molto ma costa tanto...
 
Top
view post Posted on 20/3/2011, 22:28     +1   -1
Avatar

Esperto in sopravvivenza

Group:
Elder Mod
Posts:
17,698
Karma:
0

Status:


Aspetta la versione con tutto ....... tanto a settembre la smolleranno in vendita visto che DLC non ne escono più ......
 
Top
3 replies since 14/3/2011, 15:17   612 views
  Share