| Fallout 3 mi piace per molti aspetti e piccoli dettagli che,secondo me,fanno la differenza. In primo luogo la mappa di gioco,abbastanza facile da ricordare i vari luoghi,ma che ogni volta riserva sorprese,che siano dei semplici predatori a qualche carovaniere nel momento del bisogno. La storyline,molto coinvolgente,giocato e rigiocato tante di quelle volte che non ho idea,la storia mi ha sempre lasciato con il fiato sospeso in vari momenti. La sperimentazione,cosa c'è di più bello di un salvataggio dove si è buoni e generosi,uno dove si è nella norma e uno dove si è il peggior incubo di tutti? Beh non ci sono altre parole. La varietá di scegliere i vari metodi di affrontare le intemperie della Zona contaminata della Capitale con vari tipi di armatura o vestiti e una selezione armi casuale o studiata ai minimi dettagli per il posto che si vuole esplorare e "bonificare". E ultimo ma non meno importante...l'immaginazione. Ciò che Fallout 3 mi trasmette ogni singola volta che lo gioco è come se mi immedesimassi nel Vagabondo Solitario,come etá ci siamo,ma il fatto di essere nella capitale degli Stati Uniti d'America,una superpotenza ora e vederla ridotta in ginocchio crea quasi sconforto,ma a ogni insediamento scoperto,come Megaton,Canterbury Commoms,la Repubblica di Dave ecc. da un barlume di speranza,come dire:"Si,200 anni fa è successo un olocausto nucleare,e allora? Noi siamo ancora qui,presi male ma siamo qui." È l'immaginazione che viene fuori quando si scopre qualche olonastro o qualsiasi cosa che non è totalmente certa,e allora cominciano le domande,trovi una risposta ma altre domande ti si porgono davanti. Cos'altro dire? Fallout 3 è un capolavoro,che dopo 10 anni,è ancora capace di stupire...cito una frase di Albert Einstein:"Non so con cosa si combatterá la terza guerra mondiale,ma la quarta si combatterá con pietre e bastoni" (Guardatela in senso metaforico,non letterale)
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