Hermaeus Mora
Hermaeus Mora è il signore della conoscenza, in particolare della sapienza oscura, che è celata ai mortali.
Egli si presenta come una massa informe di tentacoli, con un unico occhio al centro, sebbene la sua forma in Oblivion sia quella di una sorta di crostaceo.
Come per gli altri principi daedrici, i suoi scopi sono spesso oscuri, perché non è normale che un essere superiore dispensi i suo favori ai mortali, ma forse è per il piacere che ne ricava nel vedere i suoi campioni superare le prova che egli mette dinanzi loro.
In Oblivion il suo santuario sarà accessibile da subito, ma il principe non potrà essere evocato fino a quando non avremo risolto le altre quest dei daedra suoi fratelli.
In Skyrim invece sarà il mago Septimus Signus a metterci sulla strada di Mora: egli infatti vorrà aprire una stanza dwemer sigillata da secoli, ma necessita del sangue delle razze più vicine ai nani, per cui ci chiederà di uccidere ed estrarre il sangue dagli elfi, dagli orchi e dai falmer.
Una volta aperta la stanza, Mora si paleserà e ucciderà Signus, consentendoci di dare un'occhiata all'Oghma Infinitum, magico libro che donerà al giocatore un surplus in alcune abilità, dopodiché il libro sparirà.
Anche in Oblivion la ricompensa è la medesima, ovvero un avanzamento di abilità tramite il libro.
E' curioso notare come questo principe presenti somiglianza marcate con i Grandi Antichi di Lovecraft: innanzitutto, è simile a Yog Sothoth, uno degli dei Antichi, anche se ha punti in comune con Shub Niggurath
(Yog Sothoth)
(shub niggurath)
oltre a questo, l'Oghma Infinitum è marcatamente copiato dal Necronomicon, il libro scritto dal poeta pazzo Abdul Alhazred: i due sono redatti in pelle, forse umana e contengono uno scibile criptico e oscuro, di certo non vergato da mano umana.