Il ciclo dei robot non sono i racconti, quelle sono giusto le antologie, e concordo con te, il ciclo dei robot sono 4 romanzi che trattano una storia continua e fanno da fondamento per tutta la serie, anche per la nascita della psicostoria e della formazione del primo impero galattico, e sono davvero un must se apprezzi la serie.
Per renderti le cose più chiare ti metto tutta la serie in ordine cronologico degli avvenimenti:
Pre Ciclo dei Robot (Antologie dei Robot)
-Io, Robot (I, robot, 1950)
-Il secondo libro dei robot (The Rest of the Robots, 1964)
-Antologia del bicentenario (The Bicentennial Man and Other Stories, 1976)
-Tutti i miei robot (The Complete Robot, 1982)
Ciclo dei Robot
-Abissi d'acciaio o La metropoli sotterranea (The Caves of Steel – 1954)
-Il sole nudo (The Naked Sun – 1957)
-I robot dell'alba (The Robots of Dawn – 1983)
-I robot e l'Impero (Robots and Empire – 1985)
Ciclo dell'Impero
-Le correnti dello spazio (The Currents of Space – 1952)
-Il tiranno dei mondi o Stelle come polvere (The Stars, Like Dust – 1951)
-Paria dei cieli (Pebble in the Sky – 1950)
Ciclo della Fondazione
Prequel del Ciclo
-Preludio alla Fondazione (Prelude to Foundation – 1988)
-Fondazione anno zero (Forward the Foundation – 1993)
Trilogia Originale
-Fondazione o Cronache della galassia o Prima Fondazione (Foundation – 1951)
-Fondazione e Impero o Il crollo della galassia centrale (Foundation and Empire – 1952)
-Seconda Fondazione o L'altra faccia della spirale (Second Foundation – 1953)
Sequel del Ciclo
-L'orlo della Fondazione (Foundation's Edge – 1982)
-Fondazione e Terra (Foundation and Earth – 1986)
Le antologie dei racconti sono belle ma non fondamentali, anche io non li ho finiti, e anzi secondo me rovinano un po' i veri romanzi del ciclo dei robot, dove il funzionamento dei robot positronici viene spiegato in modo più diluito e graduale, quindi leggendo prima i racconti ti rovini un po' alcune sorprese.
I romanzi del ciclo dei robot parlano delle problematiche sociali e politiche della terra e dei primi mondi colonizzati, seguendo le gesta del detective Elijah Baley e del robot Daneel Olivaw.
Hanno uno stampo molto giallesco, infatti ogni romanzo (escluso il quarto che è un po' diverso dagli altri) tratta un diverso caso che Elijah dovrà risolvere, ma fa grossi approfondimenti (ed è questo che secondo me rende il ciclo il più interessante e complesso dell'intera serie) anche in ambito sociale e politico, esplorando i conflitti politici tra terresti e spaziali e il forte razzismo che corre non solo tra queste due fazioni ma anche il loro modo di giudicare e sfruttare i robot (temuti e odiati sulla terra e ritenuti indispensabili dagli spaziali).
Dal ciclo dei robot si arriverà alla seconda ondata espansionistica della razza umana che farà nascere il primo impero galattico.
Tu hai parlato dei due sequel della fondazione dicendo che non ti è piaciuto il cambio di rotta dell'autore, ma è abbastanza ovvio che non ti sia piaciuto, ti sei perso il ciclo dei robot e non potevi assolutamente cogliere tutti i rimandi al periodo pre imperiale, e di sicuro ti sono sembrate cose improvvisate e uscite quasi dal nulla, invece sono argomenti pesantemente trattati nei primi romanzi e che risaltano fuori.
A me la fondazione e tutta la faccenda legata alla psicostoria è piaciuta molto, ma ho sempre pensato che l'idea di arrivare ad un secondo impero galattico tramite la psicostoria non sarebbe stata questo gran epilogo per la serie, invece l'entrata in scena di diverse fazioni in lotta (la prima fondazione che vuole diventare autonoma, la seconda che vuole attuare il piano e gaia che vuole formare galaxia) per me ha reso tutto molto più interessante,e con l'ultimo romanzo come sono iniziate a spuntare tutti quei rimandi al ciclo dei robot mi sono fomentato un casino, amo quando tutti i misteri lasciati in sospeso in una serie tornano a galla e si incastrano perfettamente tra loro chiudendo il ciclo, ed è quello che è successo alla fine (cliffhanger accennato a parte).
Per quanto riguarda i due prequel della fondazione dato che ti è piaciuta la trilogia dovresti leggerli secondo me, parlano proprio del piano Seldon e della formazione della psicostoria in modo approfondito e mi sono stati caldamente consigliati da un mio ex professore che come te ha amato la trilogia della fondazione.
I libri scritti da altri scrittori (immagino tu ti riferisca alla seconda trilogia della fondazione) non li ho letti, e non penso che lo farò, la critica e i fan li hanno accolti molto negativamente.
CITAZIONE
P.s. Mulo o Mule?
Stando all'ultima edizione mondadori è Il Mulo, e credo sia così anche nella versione in lingua originale.
CITAZIONE
"Un gran numero di religioni di Ankh-Morpork esercitavano ancora il sacrificio umano, solo che ormai non avevano più molto bisogno di esercitarsi perché erano diventate piuttosto brave. La legge cittadina imponeva che venissero presi soltanto i criminali già condannati, ma non era un gran problema perché, nella maggior parte di dette religioni, rifiutarsi di offrirsi volontari per il sacrificio veniva considerato un reato punibile con la morte."
Fantastico
apprezzo molto questo tipo di umorismo, in generale il fantasy mi aveva un po' stancato ma questa sarà un eccezione, accetto il consiglio e cercherò di recuperarmi la serie.
Io da poco avevo anche iniziato ad approcciarmi alla fantascienza umoristica, e mi hai ricordato molto la serie Guida galattica per gli autostoppisti, in caso non la conoscessi ti lascio uno breve citazione storica per darti un idea:
CITAZIONE
« In molte delle civiltà meno formaliste dell'Orlo Esterno Est della Galassia, la Guida galattica per gli autostoppisti ha già soppiantato la grande Enciclopedia galattica, diventando la depositaria di tutto il sapere e di tutta la scienza, perché nonostante presenti alcune lacune e contenga molte notizie spurie, o se non altro alquanto imprecise, ha due importanti vantaggi rispetto alla più vecchia e più accademica Enciclopedia: Uno, costa un po' meno; Due, ha stampate in copertina, a grandi caratteri che ispirano fiducia, le parole "NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO". [...] E, nel caso in cui ci fosse un'inesattezza tra quanto riportato nella Guida e la Vita, ricordate che in realtà è la vita ad essere inesatta. »
CITAZIONE (vagabondo solitario @ 10/12/2015, 18:32)
-hunter x hunter
È una delle mie serie di combattimento preferite, anzi forse la mia preferita, e mi sorprendo sempre quando qualcuno la nomina e non cita Yu Yu Hakusho: stesso autore, stesso genere, davvero bella. È un po' vecchiotta rispetto a HxH ma ne vale davvero la pena, non potrete non innamorarvi dei personaggi.