Trattando di una serie animata se ho sbagliato topic mi scuso, però non avendone viste altri dedicati e andando a memoria mi pare che qui si parlò anche di Rick e Morty intanto scrivo qua.
Mi fa strano parlare qua di the clone wars, un po' perché mi sento più nerd di quanto ammetta e mi mostri in pubblico, un po' perché sia io che l'utente medio del forum sono abbastanza convinto che sia fuori dal target della serie, tuttavia avendo 24 ore libere e preso probabilmente dalla nostalgia ho deciso di ordinare il cofanetto della sesta stagione e rivedermi il resto della serie. Devo dire che mi appassionò moltissimo da piccolo e anche ora lo trovo decisamente più di intrattenimento delle pellicole. Premettendo che mi piace molto il lore della serie sono stato molto critico soprattutto negli ultimi anni con le "controparti" cinematografiche.
Devo dire che soprattutto le prime 2/3 stagioni le trovo abbastanza "bambinesche" a guardarle ora, però trovo molto interessante come affrontino determinate tematiche (guerra e pace, schiavismo, terrorismo ecc.) In maniera più profonda di quanto fatto nei film. Dalla stagione 4 iniziano già a diventare un po' meno infantili, lo si capisce bene ad esempio da come vengono animate le morti, sempre senza gore, però soprattutto all'inizio tendevano a nasconderle con delle sapienti inquadrature per arrivare a Darth Maul e fratello che decapitano sei personaggi (evito spoiler) con un colpo solo
Però secondo me è stata in grado di sdoganare temi anche forti (per un bambino), come corruzione, genocidi anche, mantenendo toni leggeri. Poi mi è piaciuto come abbiano attinto anche a produzioni non strettamente canoniche, come i mandaloriani che ci vengono presentati come una sorta di naturale evoluzione di quelli visti negli RPG BioWare (e Obsidian) dei kotor. Al di là dell'azione nelle ultime stagioni anche i personaggi si fanno via via più caratterizzati e avranno una loro crescita. Tra tutti cito di nuovo Darth Maul che passa dall'essere una delle più grandi delusioni e passi falsi della trilogia prequel (si sono concentrati moltissimo sul caratterizzare il suo aspetto e le sue apparizioni e poi lo liquidano in maniera blanda e poco soddisfacente...) a un bellissimo personaggio. Uno il cui viaggio in cerca di vendetta lo porterà a grandi cose, ma subito dopo pressoché al suo annientamento, insomma una bella evoluzione. Poi evidenziano anche l'ironia dei Jedi portatori di pace diventanti ormai dei soldati portatori di guerra. Poi dopo si umanizzeranno sempre di più cloni, che vedremo sempre più senza casco, che passano dall'essere omini spersonalizati, dei numeri, a degli esseri viventi che con i loro limiti vogliono essere trattati come tali.
Ad ogni modo, so benissimo che ci sono comunque molti episodi favoleschi, e comunque i toni possono sembrare infantili, però delle varie produzione SW credo rimanga uno di quelli che sfrutta di più il lore e si discosta dall'immaginario dei "maghi spaziali che combattono l'oppressore", riuscendo sicuramente a trasmettere (ad uno spettatore giovanissimo) sul piano morale qualcosa in più ad esempio degli ultimi episodi (ma anche dei precedenti in realtà). Certo, l'ho approcciato sapendo già cosa avrei guardato, non lasciandomi condizionare da aspettative particolarmente mature e profonde ed entrando nell'ottica che si ci sono discorsi un tantino troppo stucchevoli, ma sapendo che questo show non è un romanzo di Asimov o un Blade Runner.
Tuttavia mi ha stupito come riesca ancora ad intrattenermi e che mi faccia storcere meno il naso di una nuova speranza e compagnia, o di come a livello di scrittura sia diverse spanne sopra un episodio XIII o IX ad esempio. Anzi sono curioso di vedere come saranno le stagioni 6 e 7 che mi pare di capire, leggendo su internet, siano più profonde delle precedenti.
Annunciato un anime prodotto da netflix (com'è stato per the witcher, oltre alla serie è in produzione un anime spin-off su vasemir) nel mondo di cyberpunk 2077
Annunciata anche una serie tv ambientata nel mondo di disco elysium e prodotta dallo studio che ha fatto il film di sonic (che dopo il disgusto iniziale pare che tutto sommato sia andato bene e sia abbastanza carino, tipo detective pikachu)
Sono dubbioso ma non mi dispiace sinceramente, specie se la serie di disco elysium sarà fatta dallo stesso team di scrittori del gioco che comunque hanno tutti un background letterario.
Riprendo parte di una discussione su Dark Crystal di mio pugno, pubblicata in altra sede: mi attengo solo alla serie televisiva, visto che questo è l'argomento del topic. per chiunque fosse interessato, fornisco il link alla discussione originale Avviso, inoltre, che il post contiene diversi SPOILERS sulla serie
The Dark Crystal-La Resistenza (Age of Resistance)
Sul pianeta Thra, la vita sembra scorrere come al solito. Gli Skeksis, creature imponenti dalle sembianze di avvoltoi decrepiti, regnano dal loro castello di cristallo, traendo vita dal Cristallo della verità: al loro servizio sono i gelfling, le creature più vicine al potere di Thra, e somiglianti a piccoli elfi.
Qualcosa però, sta disturbando l'equilibrio del mondo: l'oscurità -una malattia mortale- inizia a diffondersi sempre più su Thra.
Contro questa minaccia, tre gelfling -Deet, del clan dei Grottan, coloro che vivono nel sottosuolo e si prendono cura delle creature che vi risiedono; Brea, appartenente al clan dei Vapra, i più nobili e colti fra i gelfling; Rian, del clan degli Stonewood e figlio del capitano delle guardie del castello- saranno chiamati a guidare la rivolta contro gli skeksis, i quali, per sconfiggere la morte, sempre più imminente, hanno trovato una nuova fonte di energia. I gelfling, ai quali estraggono la forza vitale per poi berla e garantirsi un breve periodo di immortalità... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La prima cosa che colpisce l'occhio di questa serie sono gli splendidi colori con cui è realizzata: se nel film originale, si vedevano molte tonalità di arancione e grigio -essendo i set molto limitati come budget, e i mezzi tecnici dell'epoca non consentivano la creazione di molti burattini- nella serie odierna, vediamo una vero e proprio caleidoscopio di colori magnifici, dal blu e il viola delle grotte, al verde e al grigio della foresta, alla sabbia del deserto di cristallo, fino al nero inquietante del castello degli skeksis.
Parlando ancora degli aspetti tecnici, il lato più rimarchevole della serie sta nella totale assenza di personaggi umani e nella presenza soltanto di supporto della CGI, usata esclusivamente per alcuni giochi di luce, per le movenze di pochi la cui agilità non avrebbe potuto essere resa altrimenti e nell'eliminare la presenza dei burattinai dalle inquadrature più ravvicinate sui gelfings.
Dovendo narrare una storia ben più lunga di quella del film originale, i creatori della serie si sono avvalsi, almeno nei primi episodi, di una tecnica a “sentieri divisi”, seguendo le vicende dei tre protagonisti e dei loro nemici intervallando le diverse sequenze, in maniera simile al Trono di spade, per poi ricongiungere le trame alla metà della stagione.
Questo ha permesso di mostrare molti più ambienti e spaccati del mondo di Thra, non solo nei panorami e nei gelflings stessi, ma anche per le creature che lo popolano –dai bonari landstrider agli inquietanti arathim- rispetto al precedente film, consentendo di illuminare le psicologie dei personaggi che ruotano attorno ai protagonisti -su tutti Seladon, con la sua rabbia e la smania di potere, è sicuramente la più intrigante- come pure di far sorgere numerosi dubbi allo spettatore, almeno nelle fasi iniziali della serie, circa lo schieramento di buoni e cattivi, come si può vedere durante l'uccisione della povera Mira, in cui gli skeksis hanno un ultimo rimasuglio di pietà, prima che la sete dell'immortalità li consumi del tutto.
Ciò ha portato ad arricchire enormemente il già interessante materiale di partenza, perché se i gelfling acquisiscono un'autonomia di personaggi vivi e complessi -dopo averne visti ben pochi in The Dark Crystal, a causa della presenza di due soli di loro- nondimeno gli skeksis si fanno ricettacoli di un sentimento di disgusto nello spettatore -più volte, nella visione delle puntate, li ho definiti depravati, durante le scene che li hanno per protagonisti, a causa dei loro comportamenti orrendi e vili- misto però a quel sentimento di attrazione che suscitano i cattivi.
Quelli veri, quelli che fanno effettivamente paura, quelli che sono capaci di volgere a loro vantaggio i più deboli, con astute parole ed inganni.
Paura e meraviglia sono due sensazioni che si intrecciano vicendevolmente durante la visione della serie, ed è per questo che ritengo sia una sfida sia per i grandi che -soprattutto- per i più piccoli: sia chiaro, la violenza non è mai estrema (di sangue, quindi, non ne vedrete quasi mai), ma durante gli episodi i vostri nervi verranno messi alle strette in più di un'occasione, dalle scene più disturbanti a quelle in cui è posta attenzione alla tensione (scusate il quasi gioco di parole), con protagonisti gli “ultracorpi” della situazione, sebbene vi sia spazio anche per qualche momento più leggero, in buona parte incarnati dal simpaticissimo Hup, il podling armato di cucchiaio. Perché, se all'inizio vi potranno sembrare tutti fantocci, nel giro di uno-due episodi vi affezionerete a questi personaggi, segno della maestria con cui gli sceneggiatori e i burattinai hanno saputo tratteggiare sia i protagonisti che i personaggi di supporto.
Giusto a titolo d'esempio: gli skeksis sono chiaramente riconoscibili e distinguibili sia per l'abbigliamento, che per il loro aspetto effettivo, cosa che riflette anche i loro tratti caratteriali, per cui il Generale skeksis, vestito con l'armatura, ha atteggiamenti violenti, mentre il Ciambellano, rivestito di abiti vittoriani, con colletto di pizzo e seta rossa, è molto più subdolo ed astuto. Egualmente, gli appartenenti ai differenti clan dei gelfling sono estremamente riconoscibili per colore della pelle, acconciature e perfino vestiti, contribuendo ad un world building efficace, ma pacchiano, ma piuttosto funzionale all’arricchimento del contesto di Thra.
Similmente, i tre gelfling al centro della storia sono resi ottimamente, coi propri caratteri ed emozioni, ed ognuno di loro subisce una propria evoluzione nel corso della serie, anche se, ad essere onesti, sono Brea e Deet a rimanere maggiormente impresse (la prima per via del suo rapporto con la madre e le sorelle; la seconda per il radicale power up che subisce sul finale di stagione, e che lascia le porte aperte a molte speculazioni), mentre il povero Rian sembra subire una sorta di stasi, nel ruolo del “comprimario maschile dalle mani di burro”, tipo Taron ,per intenderci: sul lato dello sviluppo dei comprimari, però, si registra una certa fretta nell'avvicinarsi del finale di stagione.
L'esempio di Seladon, sorella maggiore di Brea e sottoposta a molte pressioni essendo l'erede designata alla carica di All-Maudra -una sorta di primus inter pares- è particolarmente illuminante di ciò che poteva essere un interessante aggiunta ad una seconda stagione, dato che la ragazza è fermamente convinta dell'integrità degli skeksis, accettando addirittura di offrire loro un tributo di gelflings, pur di salvare una pace apparente, e di fatto, un rapporto di feroce sudditanza. Purtroppo, questo non avviene, così che lo schieramento fra buoni e cattivi risulta oltremodo semplicistico: indubbiamente, si tratta di un punto che può far storcere il naso, ed a poco potrebbe servire dire che, alla fin fine, ci troviamo di fronte ad una fiaba, ma credo che il personaggio di Deet possa riservare qualche sorpresa nella prossima stagione. Ad ogni modo, ci troviamo di fronte –soprattutto sul finale- ad alcune scelte di sceneggiatura quantomeno strane, che possono esser spiegate (specie se si ha già visto il film originale prima della serie), ma che lasciano lo stesso un po’ d’amaro in bocca: se nel finale vengono creati i garthim –i mostruosi scarabei-granchi che compaiono anche nella pellicola del 1982 e responsabili dello sterminio dei gelflings- sarebbe stato preferibile che gli skeksis si salvassero dall’essere sterminati dai loro ex-sudditi proprio grazie all’intervento di questi mostri, e non per via di una superiorità morale di Rian, Deet e Brea…però, d’altro lato questo può risultare una buona scena per gli spettatori più piccoli.
Parlando di bravura, bisogna dire che buona parte delle musiche di questa serie svolgono egregiamente il loro compito, sottolineando il momento di pericolo o di commozione con partiture che spaziano da ritmi più sincopati, fino al tema principale -riecheggiante le melodia irlandesi- e ai momenti di canto, che, per quanto reso con lingue inventate, risultano dannatamente intriganti: forse, i due momenti più riusciti di amalgama fra le scene ed i temi musicali sono il funerale di All-Maudra, con la transizione sul castello degli skeksis al brusco finale della musica, e il motivo che echeggia le scene in cui gli arathim prendono possesso dei gelflings.
Legato a ciò, il cast vocale -sia originale che in italiano- si attesta su buoni, se non ottimi, livelli, almeno per quel che riguarda i personaggi principali ed alcuni dei comprimari: parlando del doppiaggio italiano, se i protagonisti e i loro nemici ricorrenti, pur usufruendo di voci appartenenti al campo del doppiaggio d'animazione, risultano perfettamente amalgamati coi loro doppiatori, gli skeksis a cui viene donato meno tempo sulla pellicola soffrono di voci italiane forse troppo cartoonesche. Non si tratta di una vera e propria critica (anche perché, personalmente, non ho riscontrato alcun tipo di problema nella fruizione della serie), quanto piuttosto un'osservazione volta a rimarcare la differenza col film del 1982, in cui non sembrava di assistere -almeno nel panorama italiano- ad un prodotto per un pubblico troppo giovane.
Su tutti spiccano -sia per i personaggi che interpretano, che per la performance vocale- Alessandro Rossi (L'imperatore skeksis) e Fabrizia Castagnola (Aughra), perfetti il primo nell'interpretare il collerico e sadico regnante (anche se in alcuni frangenti sono stato indotto al sorriso, data la voce del doppiatore), la seconda nel rendere la burbera, ma fenomenale incarnazione del pianeta Thra.
Nella versione originale troviamo un cast particolarmente blasonato e adatto ai diversi ruoli che si spartisce: basti dire che vi figurano Mark Hamill, Helena Boham Carter e Anya Taylor-Joy, e credo di aver già detto molto, data la nomea che hanno questi attori.
Dark Crystal-La Resistenza si attesta come una serie di tutto rispetto, dotata di una trama che, sebbene opinabile in alcuni punti, è comunque solida ed avvincente, con al centro personaggi resi alla perfezione, al punto che, nel giro di poco tempo, ci si dimentica che non sono vivi.
Un commento veloce sul quarto episodio, mi è piaciuto molto come si sta sviluppando la serie e il fatto che si cominci a vedere più spesso personaggi come Black Noir che nella prima stagione sembrava una comparsa. Non apprezzo moltissimo facilonerie che usano per far andare avanti spedita la narrazione
Per me è inconcepibile che la Vought o Homelander non abbiano mai tenuto sotto controllo o seguito Starlight che sanno avere avuto una relazione con Hughie o che non la sospettino minimamente per lo scandalo del Compund V
Spero anche che daranno un pò più di spessore anche alle storylines di A-train che non si capisce bene che faccia e a Stan Edgar che sicuramente ha qualche coniglio nel cilindro; interessante invece la direzione che la storia di The Deep sta prendendo. Fantastica l'idea dei meme, ho riso davvero di gusto
Mi piace che praticamente rappresenta Steve Bannon/David Duke Comunque praticamente potrebbe essere un eroina OG importata dalla germania nazista assieme al dr. Vought?
CITAZIONE (¬Terrore @ 15/9/2020, 11:06)
Non apprezzo moltissimo facilonerie che usano per far andare avanti spedita la narrazione
Per me è inconcepibile che la Vought o Homelander non abbiano mai tenuto sotto controllo o seguito Starlight che sanno avere avuto una relazione con Hughie o che non la sospettino minimamente per lo scandalo del Compund V
non è la prima volta che vediamo dei super lasciati in autonomia (translucent), è abbastanza furba da sviare i sospetti di homelander e alla fine sta via solo 2 giorni in una zona rurale in cui è possibile evitare le camere di sorveglianza. Non l'ho trovata una roba che mi ha rovinato l'immersione proprio perché appunto è la prima volta che Starlight si assenta dalla Vought quindi non hanno motivo di essere preoccupati. Inoltre è sempre più chiaro che al momento Homelander = / = Vought. Solo lui ha delle motivazioni per far fuori Starlight e c'è una piccola querra tra fazioni in corso al momento.
Per me è inconcepibile che la Vought o Homelander non abbiano mai tenuto sotto controllo o seguito Starlight che sanno avere avuto una relazione con Hughie o che non la sospettino minimamente per lo scandalo del Compund V
non è la prima volta che vediamo dei super lasciati in autonomia (translucent), è abbastanza furba da sviare i sospetti di homelander e alla fine sta via solo 2 giorni in una zona rurale in cui è possibile evitare le camere di sorveglianza. Non l'ho trovata una roba che mi ha rovinato l'immersione proprio perché appunto è la prima volta che Starlight si assenta dalla Vought quindi non hanno motivo di essere preoccupati. Inoltre è sempre più chiaro che al momento Homelander = / = Vought. Solo lui ha delle motivazioni per far fuori Starlight e c'è una piccola querra tra fazioni in corso al momento.
Beh oddio si allontana ogni puntata per parlare con Hughie e lo fanno in parchi parecchio affollati, più che altro ambientare una serie ai nostri tempi può creare problemi di coerenza, è possibile che a Starlight basti togliere trucco e costume per diventare come Clark Kent a cui bastavano gli occhiali per essere irriconoscibile e che nessuno la riconosca e la fotografi facendola magari sgamare, Translucent anche se era tracciato aveva il vantaggio di essere invisibile. Riguardo invece a Stormfront penso tu abbia ragione e credo che la Vought l'abbia tirata fuori per contrastare lo strapotere di Homelander che vuole fare tutto come desidera lui