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La storia di Hallgerd -LIBRO282-, Di Tavi Dromio Libri di Skyrim Lore

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icon14  view post Posted on 9/4/2018, 14:04     +1   -1
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Si nascondono da me dietro muri di nebbia, l'umanità e l'abisso. Partoriscono mostri da aizzare gli uni contro gli altri. E più il sangue scorre, più la follia inebria. L'abisso nell'anima, la colpa dell'altro.

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LA STORIA DI HALLGERD


DI TAVI DROMIO




Xiomara propose: "Ritengo che il più grande guerriero mai esistito debba essere Vilus Nommenus. Provate a fare il nome di un altro guerriero che abbia conquistato più terre di lui".

"Tiber Septim ovviamente", replicò Hallgerd.

"Non era un guerriero, era un amministratore, un politico", precisò Garaz. "A parte questo, il numero di acri conquistati non può costituire un criterio decisivo per stabilire chi sia il miglior guerriero. Che ne dite della destrezza con la spada?".

"Esistono altre armi a parte la spada", obiettò Xiomara. "Perché non la destrezza con l'ascia o con l'arco? Chi è il più grande maestro con ogni tipo di arma?".

"Non riesco a immaginare nessuno che possa dirsi il più grande maestro con tutte le armi", disse Hallgerd. "Balaxes di Agia Nero nelle terre di Black Marsh era il più grande esperto nell'uso della lancia. Ernse Llervu delle Terre di Cenere è il più abile con la mazza che io abbia mai visto. Il più grande esperto nell'uso della katana è probabilmente un signore della guerra akaviri di cui non abbiamo mai sentito parlare. Per quanto riguarda l'arte del tiro con l'arco...".

"Sembra che Pelinal Fasciobianco abbia conquistato tutta Tamriel da solo", interruppe Xiomara.

"Quello accadde perfino prima della Prima Era", disse Garaz. "Probabilmente non è altro che una leggenda. Nondimeno nelle ere moderne vi sono innumerevoli grandi guerrieri. Che ne dite di Camoran l'Usurpatore? O dello sconosciuto eroe che riunì il Bastone del Caos e sconfisse Jagar Tharn?".

"Non possiamo proclamare un ignoto campione come il più grande guerriero. Cosa ne pensate di Nandor Beraid, il campione dell'Imperatrice Katariah?", propose Xiomara. "Dicono che sapesse usare qualsiasi arma fosse mai stata inventata".

"Ma cosa gli accadde infine?", intervenne Garaz con un sorriso. "Annegò nel Mare dei Fantsmi perché non riuscì a liberarsi della sua corazza. Forse direte che sono troppo pignolo, ma penso che il più grande guerriero dovrebbe sapere come togliersi una corazza".

"Suona alquanto arduo considerare la disinvoltura nell'indossare la corazza come un'abilità", disse Xiomara. "O si possiedono le abilità fondamentali con indosso la corazza o non si possiedono affatto".

"Questo non è vero", disse Hallgerd. "Vi sono maestri anche in quello, individui che, indossando una pesante corazza, sono capaci di combattere assai meglio di quanto noi non saremmo in grado di fare perfino senza corazza. Avete mai sentito parlare di Hlaalu Pasoroth, il bisnonno del nostro re?".

Xiomara e Garaz confessarono di non averne mai sentito parlare.

"Accadde centinaia e centinaia di anni or sono e Pasoroth allora era il sovrano di una vasta proprietà che aveva ottenuto con diritto poiché era il più grande guerriero della regione. Si è detto, e giustamente, che buona parte del potere attuale della casa si basa su ciò che Pasoroth conquistò come guerriero. Ogni settimana organizzava tornei nel suo castello, mettendo alla prova la sua destrezza contro i campioni delle proprietà limitrofe, e regolarmente ogni settimana vinceva qualcosa".

"La sua maggior perizia non era nell'uso delle armi, sebbene fosse valente a sufficienza con un'ascia o una lunga spada, ma nella sua capacità di muoversi rapidamente e con estrema agilità indossando una corazza completa di pesante maglia di ferro. Qualcuno disse perfino che si muoveva più velocemente con la corazza indosso che senza".

"Alcuni mesi prima che la nostra storia abbia inizio, aveva ottenuto in premio la figlia di uno dei sovrani suoi confinanti, una meravigliosa creatura di nome Mena, che aveva sposato. L'amava moltissimo, ma ne era fortemente geloso e per buoni motivi. Lei non era molto contenta delle capacità coniugali di suo marito e l'unica ragione per cui Mena non si allontanò mai era la costante e ossessiva sorveglianza di Pasoroth. Lei era, per dirla garbatamente, di natura assai affettuosa ma piena di risentimento per essere stata considerata un premio. Ovunque andasse, la portava sempre con lui. Durante i tornei, veniva sistemata su un palco speciale in modo che potesse tenerla d'occhio persino mentre gareggiava".

"Ma una vera rivalità, sebbene non ne fosse consapevole, proveniva da un giovane armiere di bell'aspetto, anche lui avuto in premio in uno dei tornei a cui aveva partecipato. Mena lo aveva subito notato e l'armiere, il cui nome era Taren, certamente si era accorto di lei".

"Questa ha tutti gli ingredienti di una storiella sporca, Hallgerd", osservò Xiomara con un sorriso.

"Giuro che è tutto vero", ribatté Hallgerd. "Il problema che si poneva ai due amanti era, ovviamente, che non potevano mai restare soli. Forse per tale ragione, la cosa divenne un'ardente ossessione per entrambi. Taren concluse che il momento migliore per consumare il loro amore fosse durante i tornei. Mena simulò un malessere, così da non dover stare sul palco, ma Pasoroth visitò la sua camera regolarmente nei pochi minuti d'intervallo fra un combattimento e l'altro, così Taren e Mena non riuscirono mai a trovarsi insieme. Il rumore sordo prodotto dalla corazza di Pasoroth mentre saliva le scale per far visita alla moglie ammalata, fece scaturire un'idea nella mente di Taren".

"Creò per il suo signore una nuova corazza, solida e lucente, e meravigliosamente decorata. Per raggiungere il suo scopo, Taren strofinò le giunture dei gambali con polvere di luca, in modo che più lui sudava e più le giunture si sarebbero incollate fra loro. Dopo un po' di tempo, immaginò Taren, Pasoroth non sarebbe stato in grado di camminare abbastanza rapidamente e non avrebbe avuto tempo a sufficienza fra un combattimento e l'altro per far visita a sua moglie. Tuttavia, per maggior sicurezza, Taren aggiunse ai gambali dei campanelli che suonavano sonoramente a ogni movimento, così la coppia avrebbe potuto accorgersi del suo arrivo con notevole anticipo".

"La settimana seguente, quando ebbero inizio i giochi, Mena si finse nuovamente malata e Taren si presentò dinanzi al suo signore con la nuova corazza. Pasoroth ne fu deliziato, proprio come Taren aveva sperato, e la indossò per il suo primo combattimento. Subito, Taren salì furtivamente le scale verso la camera da letto di Mena".

"Fuori era tutto tranquillo quando cominciarono a fare l'amore. All'improvviso, Mena notò una strana espressione sul volto di Taren e prima di avere la possibilità di chiederne il motivo, la testa di lui si staccò dal collo. Pasoroth era in piedi dietro di lui con la sua ascia in mano".

"Come poté salire le scale così rapidamente con le giunture delle gambe incollate? E non sentirono il suono dei campanelli?", chiese Garaz.

"Bene, capite, quando Pasoroth si rese conto di non poter camminare molto velocemente sulle sue gambe, camminò sulle mani".

"Non riesco a crederci", rise Xiomara.

"E poi cosa accadde?", chiese Garaz.

"Pasoroth uccise anche Mena?".

"Nessuno sa con esattezza cosa accadde dopo", disse Hallgerd. "Pasoroth non fece ritorno per il torneo successivo, né per quello dopo ancora. Infine, al quarto torneo, ritornò per combattere e Mena comparve sul palco per assistere alla contesa. Non appariva più indisposta. In effetti, era sorridente e aveva un luminoso rossore sul suo viso".

"Lo avevano fatto?", esclamò Xiomara. "Non conosco tutti i particolari indecenti della storia, tranne che dopo il combattimento, ci vollero dieci scudieri e tredici ore di lavoro per togliere la corazza a Pasoroth a causa di tutta la polvere di luca mischiata al sudore".

"Non capisco, vuoi dire che non si tolse la corazza quando loro... ma come?".

"Come vi ho detto", rispose Hallgerd. "Questa è la storia di un uomo che era più agile e a suo agio con la sua corazza indosso che senza di essa".

"Ebbene, questa è maestria", concluse Garaz.
 
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