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I cinque canti di Re Wulfharth -LIBRO297-, Di Autore ignoto Libri di Skyrim Lore

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icon14  view post Posted on 25/4/2018, 12:16     +1   -1
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Si nascondono da me dietro muri di nebbia, l'umanità e l'abisso. Partoriscono mostri da aizzare gli uni contro gli altri. E più il sangue scorre, più la follia inebria. L'abisso nell'anima, la colpa dell'altro.

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I CINQUE CANTI DI RE WULFHARTH




La lingua di Shor

Il primo canto di Re Wulfharth è antico e risale al 1E 500 circa. Dopo la disfatta dell'esercito alessiano presso le Lande di Glenumbria, dove il Re Hoag Merkiller fu brutalmente ucciso, Wulfharth di Atmora venne eletto in virtù del Patto dei Capi. Il suo thu'um era così potente che non poteva prestare giuramento orale per il suo incarico e gli scribi avevano il compito di redigere i giuramenti. Subito dopo, gli scribi scrissero la prima nuova legge del suo regno con la quale si ripristinava, con orgoglio, il tradizionale pantheon nordico. Gli editti furono banditi, i loro sacerdoti mandati al rogo e le loro residenze date alle fiamme. Per qualche tempo, lo spettro di Re Borgas sparì dalla circolazione. A causa del suo fanatismo, Re Wulfharth venne chiamato la lingua di Shor e Ysmir, il Drago del Nord.


Il figlio di Kyne

Il secondo canto di Re Wulfharth esalta le sue prodezze agli occhi degli antichi dei. Ha combattuto gli orchi dell'est e spedito il loro capo all'inferno. Ha ricostruito il 418° gradino di Hrothgar Alto, danneggiato da un drago. Quando inghiottì una nube temporalesca, per evitare che il suo esercito prendesse freddo, i nord lo chiamarono il Respiro di Kyne.


Antico Percuotitore

Il terzo canto di Re Wulfharth narra della sua morte. Orkey, un dio nemico, aveva sempre cercato di distruggere i nord, anche ad Atmora dove rubò i loro anni. Vista la forza di Re Wulfharth, Orkey invocò di nuovo lo spirito di Alduin, il Divoratore del Tempo. A quasi tutti i nord vennero sottratti gli anni fino all'età di sei. Il piccolo Wulfharth invocò Shor, il defunto Condottiero degli Dei, affinché aiutasse il suo popolo. Lo spirito di Shor combatté contro il Divoratore del Tempo nella pianura degli spiriti, così come fece all'inizio del tempo, e vinse, e il popolo di Orkey, gli orchi, furono sconfitti. Mentre il piccolo Wulfharth osservava la battaglia che aveva luogo nei cieli, apprese un nuovo thu'um: "Ciò che accade scuotendo il drago in tal modo". Si servì di questa nuova magia per riportare il suo popolo alla normalità. Tuttavia, nella premura di salvarne un gran numero, consumò troppi dei suoi anni. Divenne più vecchio perfino dei Barbagrigia e morì. Si diceva che le fiamme della sua pira avessero raggiunto il focolare dello stesso Kyne.


Il Re di Cenere

Il quarto canto di Re Wulfharth narra della sua rinascita. I nani e i demoni dei regni orientali avevano ripreso a combattere e i nord speravano di poter riprendersi i loro vecchi possedimenti. Pianificarono un attacco, ma vi rinunciarono perché consapevoli di non avere un re forte che potesse guidarli. Poi sopraggiunse il Demone di Dagoth, che giurò di essere venuto in pace. Rivelò ai nord una cosa straordinaria: sapeva dove si trovava il cuore di Shor! Molto tempo prima, il dio supremo era stato ucciso dai giganti elfi che avevano strappato il cuore di Shor e l'avevano usato come stendardo per incutere terrore ai nord. Tutto questo funzionò finché Ysgramor non lanciò un'invettiva e i nord risposero all'attacco. Sapendo che alla fine avrebbero perso, i giganti elfi nascosero il cuore di Shor per impedire ai nord di riavere il loro dio. Ma ecco arrivare il Demone di Dagoth con questa buona novella! I nani e i demoni dei regni dell'est avevano il suo cuore e questo aveva scatenato i recenti tumulti. I nord chiesero al Demone di Dagoth perché mai avrebbe dovuto tradire così la sua gente. Lui rispose che i demoni si sono sempre traditi l'un l'altro sin dall'inizio del tempo, era sempre stato così, e i nord gli credettero. I tongue celebrarono con un canto il ritorno dello spirito di Shor. Shor organizzò un esercito come aveva fatto in passato e aspirò le ceneri di Re Wulfharth, disseminate per tanto tempo, e lo ricreò, perché necessitava di un buon generale. Ma il Demone di Dagoth chiese di essere anch'egli generale e dichiarò di essere il segno premonitore benedetto per quella guerra santa. Così Shor ebbe due generali, il Re di Cenere e il Demone di Dagoth, e iniziò a marciare verso i regni dell'est con tutti i figli di Skyrim.


Montagna Rossa

Il quinto canto di Re Wulfharth è triste. I sopravvissuti del disastro ritornarono sotto un cielo rosso. Quell'anno venne definito come la Morte del Sole. Il Demone di Dagoth aveva ingannato i nord perché il cuore di Shor non si trovava nei regni dell'est, in realtà non vi era mai stato. Non appena l'esercito di Shor giunse alla Montagna Rossa, tutti i demoni e i nani si lanciarono contro di loro. I loro stregoni sollevarono la montagna e la scagliarono contro Shor che rimase intrappolato sotto la Montagna Rossa fino alla fine del tempo. Uccisero i figli di Skyrim, ma non prima che Re Wulfharth avesse ucciso Re Dumalacath, l'orco-nano, e condannato la sua gente. Poi Vehk il Demone spedì con un'esplosione il Re di Cenere all'inferno e tutto ebbe fine. In seguito, Kyne sollevò le ceneri di Ysmir in cielo, salvandolo dall'inferno e mostrando ai suoi figli il colore del sangue versato in seguito al tradimento. E i nord non avrebbero mai più confidato in alcun demone.


Il canto segreto di Wulfharth il Re di Cenere

La verità della Montagna Rossa


Il cuore di Shor si trovava a Resdayn, come Dagoth Ur aveva promesso. Quando l'esercito si avvicinò alla sponda più occidentale del Mare Interno, osservò al di là della Montagna Rossa dove erano radunati gli eserciti dei dwemer. Ma le notizie riportate da coloro che erano andati in ricognizione affermavano che le forze dei chimer avevano appena lasciato Narsis e, lentamente, stavano raggiungendo i loro cugini contro i nord. Dagoth-Ur disse che il Tribunale aveva tradito la fiducia del loro re, che avevano inviato Dagoth-Ur a Lorkhan (colui che chiamavano Shor in Resdayn) affinché il dio potesse giurare vendetta sui nani per la loro superbia, e che la pace di Nerevar con i dwemer sarebbe stata la rovina del cammino di Velothi. Era questa la ragione della lenta adunata, disse Dagoth-Ur.


Gli eserciti si espandono

E Lorkhan (così veniva chiamato Shor in Resdayn) disse: "Non giuro vendetta contro i nani per le ragioni addotte dal Tribunale. Tuttavia, è vero che essi periranno per mia mano insieme a chiunque si unirà a loro. Questo Nerevar è figlio di Boethiah, uno dei padomaic più forti. È un eroe per il suo popolo malgrado il Tribunale e organizzerà un esercito tale che questa battaglia sarà difficile da domare. Abbiamo bisogno di molte più risorse di quelle a nostra disposizione". E così Dagoth-Ur, che voleva vedere i nani morti tanto il Tribunale, si recò a Kogoran e convocò i chap'thil della sua casa, i suoi spiriti segugi, i suoi maghi, gli arcieri e i suoi automi di ottone rubati. E il Re di Cenere, Wulfharth, Ysmir il Canuto, si recò dagli orchi in veste di pacificatore, nonostante nelle sue vene scorresse sangue nordico e portarono molti soldati ma nessun mago. Molti nord non poterono allearsi con i loro nemici di sempre, nemmeno dinanzi alla Montagna Rossa. Erano vicini alla diserzione. Allora Wulfharth disse: "Non vedete dove vi trovate veramente? Non capite chi è veramente Shor? Non capite cosa significa veramente questa guerra?" E guardarono prima il re, poi il dio, i demoni e infine gli orchi, ma solo alcuni erano consapevoli, veramente consapevoli, e furono coloro che restarono.


Il tamburo del fato

Nerevar aveva con sé Keening, un pugnale forgiato dal suono dell'ombra delle lune. I suoi campioni erano Dumac Dwarfking, che trasportava un martello di massa divina e Alandro Sul, figlio immortale di Azura che indossava la cotta di maglia dello spettro. Incontrarono Lorkhan nel corso dell'ultima battaglia della Montagna Rossa. Lorkhan aveva di nuovo il suo cuore, dal quale era stato a lungo lontano, e aveva bisogno di tempo. Wulfharth si scontrò con Sul ma non gli fu possibile colpirlo e cadde a causa di ferite dolorose, ma non prima di averlo accecato. Dagoth-Ur fronteggiò Dumac e lo fece ruotare, ma non prima che Sunder avesse colpito il cuore del suo signore. Nerevar si allontanò da Lorkhan e colpì Dagoth-Ur con tutta la sua rabbia, ma a sua volta venne ferito a morte da Lorkhan. Ma Nerevar finse una morte prematura e colpì Lorkhan di sorpresa, al fianco. Il cuore venne reso solido da un colpo ben assestato di Sunder e Keening poté finalmente strapparlo. Fu strappato e Lorkhan venne sconfitto e si pensò che quel calvario fosse così giunto a conclusione.
 
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