|
|
| LA CARICA DEL GUERRIERO Un antico poema delle RedguardE le stelle cantarono remote leggende avvolte nell'argento di Yokuda splendente, di un guerriero, schierato in sgargianti vele
I suoi assalti nelle spire del serpente.
E il Signore delle Rune, così annoiato e così presto, lasciò la nave una sera per un'ardita impresa, forse per svegliare il serpente avvolto, per prendere la sua veste di scaglie da indossare.
E la Signora dell'Est, che era la bestia stessa, addormentata o in agguato che fosse, poteva generare sgomento e grida con il suo sguardo, splendente nel cielo, un verme la cui visione un degno non può tollerare e il destriero in armatura, si unì all'impresa.
Non per esser distrutto dalla sua degna condivisione, cavalcò nella notte, verso brillanti scaglie, lasciando l'esperta cura del guerriero.
Ecco il serpente s'innalzò e sfruttò il vantaggio per concludere, i suoi bersagli giacevano indifesi e in vista, ma la spada del guerriero distrusse il serpente, e altri assalti non vagheranno ancora, così giurarono.
|
| |