| Nome:Elisa Razza:caucasica Sesso:femmina Colore capelli:nero intenso
S:3 P:4 E:5 C:2 I:6 A:4 L:4
Difficoltà: sopravvivenza Mod: nessuna Piattaforma: PS4
Specializzazione: armi ad energia
giorno 1 Che giornata! Tutto è iniziato da una semplice giornata, mio marito doveva partecipare ad un'assemblea dei veterani della guerra (sembrava agitato ma si era preparato un bel discorso); poi un tipo ha bussato dando l'accesso al vault locale a me, mio marito e Shaun (il mio figlioletto), pensavo fosse un altra scusa dello Zio Sam per entrare nelle nostre vite ma quando al notiziario ho sentito che cadevano le bombe sono corsa subito al vault 111 assieme alla mia famiglia, ci mancava poco che l'onda d'urto di una bomba ci colpisse in pieno! Una volta dentro il vault dei medici e delle guardie ci hanno fatto entrare in una stanza piena di tubi ghiacciati, se solo lo avessi saputo prima, in quella stanza erano presenti delle capsule dove quelli della vault-tec ci hanno ibernato! Brutti stronzi! Dopo un po' delle ombre, di cui alcune in tuta hazmat o simile, hanno preso mio figlio, ucciso mio marito e mi hanno definito "piano B"; dopo un po' sono svenuta e non so quanto dopo mi sono risvegliata ma, una volta uscita dalla capsula, ho visto circa una dozzina di capsule chiuse con dei corpi sento, i corpi dei miei vicini; quel posto non è casa mia, non lo è mai stato; dopo qualche minuto o forse ore a cercare alti superstiti mi sono decisa: sarei uscita Nella via per tornare fuori incontrai degli scarafaggi grossi come cani, degli scheletri, un arma sperimentale chiusa dentro una teca è un pip-boy, ne avevo sentito parlare ma non ero mai riuscita ad usarne uno, adesso vorrei non averlo mai dovuto prendere da quello scheletro accasciato a terra; però ormai è fatta, non posso restare per sempre in un bunker, non so come ma sono riuscita ad aprire l'immensa porta del vault: è stato bellissimo, luci ovunque e il rumore della libertà! Appena varcata la soglia dell'imponente portone mi sono sentita libera e sono corsa verso l'ascensore che porta alla superficie; quando salii mi passò un brivido sulla schiena: il mondo era in rovina ma mi sentivo a casa, pronta per il futuro, animata dal pensiero che mi ha trasmesso mio marito: "la guerra, la guerra non cambia MAI!" adesso posso dire di aver capito il significato: la storia dell'umanità si ripeterà in eterno; sta a noi, comuni mortali, rendere grande ogni momento combattendo sempre la buona battaglia!
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