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Pathfinder: Kingmaker, 2018 - Owlcat Games

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view post Posted on 7/5/2020, 13:18     +1   -1
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Pathfinder Kingmaker è il primo rpg isometrico di Owlcat Games, finanziato tramite una campagna kickstarter si propone non tanto come un successore spirituale di Baldur's Gate, quanto piuttosto un fratello gemello. Come tutti gli rpg sviluppati sull'infinity engine le meccaniche di gioco sono state trasposte (quasi completamente) da Dungeons & Dragons 3.5ed... o meglio da Pathfinder che è uno spin-off di d&d nato per i lealisti a cui non sono mai piaciuti i cambiamenti della 4ed.

Lo studio è russo ma vanta la collaborazione di :avellone: come consulente e in parte scrittore (da quanto ne so ha solo scritto i dialoghi di un compagno). Il gioco purtroppo non è stato tradotto in italiano ed è interamente in inglese, inoltre come il primo pillars ha solo alcune parti doppiate.

Video

Ciò che differenzia Kingmaker da tutti questi nuovi crpg sono principalmente due cose:
-Un design estremamente old-school e non particolarmente user-friendly ne bilanciato (che se da un lato offre sempre un alto livello di sfida a differenza di ogni rpg dove diventi un dio nell'end-game, dall'altro ti fa bestemmiare un sacco).
-Una componente strategica di supporto che complementa abbastanza bene il gioco principale e che ti consente di fare roleplay (chi ha giocato a pillars saprà quanto la fortezza e il combattimento navale fossero inutili :asd:).

Segue la mia recensione: :king:

Il combattimento è divertente devo dire, il sistema è lo stesso in real time di Pillars o Baldur's Gate, la figata è che il regolamento di pathfinder da vita a una moltitudine di stili e classi altamente personalizzabili in ogni aspetto. Il problema è che anche chi è familiare con questo tipo di giochi, se non ha mai toccato le vecchie edizioni di d&d o pathfinder, si troverà totalmente spaesato nello schermo di creazione del personaggio. Per fortuna con delle patch owlcat ha deciso di introdurre dei suggerimenti che ti danno un'idea di cosa prendere evidenziando le skill che sono più o meno utili alla build del nostro personaggio e la possibilità di respeccare il nostro pg o qualsiasi compagno tramite un npc. Ad ogni modo se giocate a normale (perché normale qui significa normale, non facile :asd:) e non volete avere parecchia difficoltà nel gioco vi consiglio di seguire qualche build che trovate online, anche solo come riferimento e dopo un po' di livelli tutto inizierà ad esservi più chiaro e potrete personalizzarvele come preferite.
Comunque essendo il gioco una trasposizione super fedele di pathfinder, il combattimento ricorda più baldur's gate che pillars, ogni check si fa con un d20 e le armi fanno danni in termini di d3/4/6/8/10.
L'unico difetto paragolandolo al combattimento di altri giochi simili è la totale assenza di un'ai per i compagni, dover spiegare ai tank manualmente di fermarsi in ogni battaglia è molto fastidioso e a volte sei costretto a ricaricare perché un guerriero ha deciso di muoversi per i fatti suoi dopo che gli hai detto di star fermo e si è beccato una ferita o qualche malus che necessità risorse (spesso limitate) per essere rimosso. La possibilità di impostare ALMENO delle routine passive/aggressive come il primo pillars o dragon age sarebbe estremamente gradita.

Visto che le ho introdotte parliamo delle meccaniche che aumentano l'immersione, quella che verrebbe chiamata modalità hardcore in qualsiasi altro gioco è qui la difficoltà normale :asd: Se le disattivi stai giocando alla modalità custom e ti perdi il trofeo :piutriste: Come il primo pillars e in d&d, le magie e molte abilità si ricaricano riposandosi, e allo stesso modo così si curano le ferite e i malus, ma se in pillars bastava munirsi di legno e fare un po' avanti indietro per abusarne il gioco qui è molto più infame :già:
-Riposarsi in un accampamento non cura le ferite, bisogna tornare in città
-Riposarsi non cura del tutto i malus agli attributi ma li fa diminuire di 1, più avanti avrai magie e preghiere per curarli ma contando che spesso finisci battaglie con malus di -7 o peggio è fondamentale capire come prevenirli all'inizio (ritarda veleno di gruppo è FONDAMENTALE :*-*: ) oppure spendere tanti soldi in pergamene/pozioni curative.
-Ci sono magie/trappole che ti danno malus incurabili se non tramite magie/preghiere specifiche, vedi la cecità o la maledizione che ti trasforma in un cane.
-Se un compagno muore, muore. La prima volta che va giù è ferito, la seconda muore. Se non è stato disintegrato è possibile farlo risorgere con la relativa preghiera, che è però di alto livello. Se non avete un chierico di livello abbastanza alto è possibile comprare la relativa pergamena e assumere un chierico in qualche città per farlo. Se è stato pietrificato ancora peggio perché non ci sono preghiere per curarlo, solo una magia di livello alto e riservata a poche classi che se non hai sei fregato (per fortuna pochissimi nemici infliggono questo malus).
-Non c'è un limite di riserve, ma pesano davvero molto e finché non hai almeno 2/3 pg con tanta forza sarà difficile andarci in giro.
-Il tempo gioca un fattore notevole nel gioco e perdere troppo tempo a riposare spesso e volentieri ha conseguenze negative.

Sta a voi scegliere se tenerle attive o disattivarle per un esperienza più casual e vicina a quello a cui siamo abituati come dragon age o pillars. Personalmente le ho disattivate al 2° capitolo ma le ho riattivate al 3° una volta presa confidenza e non me ne sono pentito, si magari ogni tanto sei costretto a ricaricare qualche battaglia ma aumenta davvero molto l'immedesimazione. Ad ogni modo ho trovato l'approccio alla difficoltà del gioco molto onesto, è davvero difficile insomma, ma se non fa per voi non c'è problema e potrete sempre riprovarci quando vi sentite più a vostro agio.

Il livello di immedesimazione che ti da questo gioco tra l'altro, è la sua più grande conquista. Mai così tanto in un rpg ho sentito il passaggio del tempo, il senso d'urgenza della main quest o la necessità di risolvere gli imprevisti che ti capitano. Il gioco si svolge nel corso di 5 anni attraverso 7 capitoli, ognuno ti racconta una storia contenuta su qualche crisi che deve affrontare il tuo regno ma che convergono tutte verso un finale abbastanza soddisfacente. La gestione del regno pur non essendo sensazionale funziona da questo punto di vista, sarà uno spreco di soldi e tempo ma ti da la sensazione di essere davvero tu a governare queste terre.

La gestione del regno si sblocca nel secondo capitolo quando vieni nominato Barone (e più avanti re). Può ricordare un po' il tavolo di guerra di Dragon Age Inquisition o Pillars 1 dove hai delle carte evento e diversi consiglieri da assegnare per risolverli ma funziona molto meglio, principalmente perché puoi fare molte più cose al di là di guadagnare risorse ed exp, tipo espanderti, fondare città e costruire edifici. Tutto ciò serve a guadagnare punti in 10 attributi che governano il tuo regno (es: militare, lealtà, economia, diplomazia, magia, ecc), se hai abbastanza punti puoi potenziare i vari attributi in un rank che arriva fino a 10. Aumentare il rank rende più semplice risolvere gli imprevisti e i problemi che attanagliano il tuo regno, inoltre ti sblocca piccole decisioni e interazioni con i tuoi consiglieri su come gestire il regno che aumentano molto il valore rp del gioco, e che a loro volta danno bonus per il regno o anche in combattimento (tipo immunità a certi malus) a seconda di cosa scegli.
Questi consiglieri possono essere sia i tuoi compagni che particolari npc che incontri nel corso del gioco (ma che ironicamente sarai spesso tentato di uccidere).
Per fare cose riguardarti il regno servono soldi (tanti) e tempo, non irl come in dragon age, ma nel gioco. Questa scelta da al gioco un ritmo molto realistico dove ogni volta che si presenta una main quest nasce una piccola crisi che sei incentivato a risolvere il prima possibile (pena una serie di eventi catastrofici dal ritmo incalzante che ti diminuiscono i punti) per poi dedicarti al potenziamento del regno, alle side quest e alle quest dei compagni.

Parlando dei compagni il mio parere è un po' misto :già: Non sono male ma non sono nemmeno così stupefacenti. Le interazioni che hai con loro sono abbastanza superficiali, scopri la loro backstory chiedendogliela in stile wiki e poi nelle quest ogni tanto reagiscono per darti un'idea se stai agendo secondo le loro convinzioni morali o meno per guadagnare o perdere punti reputazione. Ogni tanto giusto perché è appropriato o per fare battute (anche divertenti nel caso di alcuni come Jubilost o Nok-Nok, terribili nel caso di altri come Regongar o Harrim), avrei preferito un po' di più però.
Se non altro nello stile di pillars, tramite le loro quest è possibile influenzarli e far allineare il loro atteggiamento un po' più con il tuo, queste quest hanno conseguenze inaspettatamente molto importanti nei capitoli finali del gioco quindi ragionateci bene.
L'unico compagno davvero degno di nota, nel senso che è davvero originale e rompe i classici cliché che si trovano un po' troppo spesso nel gioco, è Nok-Nok e ovviamente è quello che ha scritto :avellone: È un guerriero goblin che ambisce a diventare un eroe e ed è disposto a diventare il nostro sidekick se gli spiegheremo come fare :asd:
Ci sono le romance per alcuni compagni e 1 npc di cui parleremo dopo, e devo dire che su questo è stato fatto un lavoro abbastanza notevole. Ok non sono particolarmente legate alla storia come nei migliori giochi bioware quindi non è che le senti proprio necessarie, ma sono abbastanza complesse e punitive da non sembrare che il gioco ti stia semplicemente premiando per aver premuto l'opzione "flirta". Per sbloccare una romance devi sì avere un'alta reputazione con quel compagno/a, ma devi anche capire come ragiona e prendere sempre le opzioni di dialogo che hanno senso al di là di passare skill check, o la relazione rischia di finire immediatamente. Non è un caso che solo 2,3% dei giocatori su steam ha l'achievement di aver concluso una romance con successo ed è pieno di gente che si lamenta sui forum "octavia/valerie non mi parla più perché ho detto x" :rofl:

La scrittura non è malvagia ma non è nemmeno particolarmente brillante insomma, il vero problema è che la storia è davvero molto generica e sebbene le crisi che affronti le senti molto personali visto che minacciano il tuo regno, avrebbe beneficiato di qualche concetto un po' più originale, più creatività o semplicemente avrebbe potuto esprimere qualcosa. Non aspettatevi risvolti filosofici, politici o quant'altro, questa è un'avventura fantasy, punto :asd:
Insomma proprio perché è un gioco dove diventi un re e governi un regno, mi aspettavo e avrei preferito una trama nella vena del trono di spade, piuttosto che a una nella vena di lo hobbit.

L'ambientazione è un po' un knockoff di D&D con nomi diversi, alla fine questo è pathfinder :asd: L'unica roba interessante è il modo in cui sono scritti i goblin e simili (coboldi, ecc), ovvero non necessariamente malvagi ma solo facilmente influenzabili.

Dal punto di vista tecnico la grafica non è nulla di che e molto al di sotto di pillars o divinity, se non altro le magie e le animazioni del combattimento sono molto flashose, cruente e piacevoli da vedere. Soprattutto il gioco soffre di asset e mappe ripetute ma necessarie per supportare l'enorme mondo di gioco. Ricorda un po' i primi fallout insomma, hai un mondo aperto dove ti sposti mentre il tempo passa, risposandoti occasionalmente, e che usi per accedere a varie location. Quelle slegate dalla storia in genere consistono solo in piccoli combattimenti (che comunque poi servono per una side quest).
Il reparto audio è ok sebbene sia quello che soffre di più dei bug, spesso l'audio mi è impazzito o la colonna sonora si disattivava o partiva in ritardo.
Sì ci sono un po' di bug, a quanto pare alla release ne era pieno zeppo ma adesso non molto, ne ho incontrato solo 1 personalmente e non mi ha rovinato l'esperienza.

Un problema che io e molti hanno riscontrato però, è che spesso è il design del gioco a sembrarti buggato :asd: Non lo è ad essere sinceri e ammetto che con un po' più di impegno da parte mia avrei potuto arrivare a certe soluzioni da me, ma più volte quando inizia una main quest il gioco ti da l'impressione di essersi buggato, quando semplicemente ti basta fare determinate cose per proseguire. Un po' è che noi dopo anni di giochi che ci spiegano esattamente cosa fare non siamo più abituati, un po' è che comunque kingmaker segue molte convenzioni dei giochi moderni e quindi non è sempre chiaro che bisogna ragionare in termini old-school. Però insomma gli sviluppatori dovrebbero ammettere che ogni tanto (raramente comunque) hanno esagerato e devi fare certe cose specifiche che non ti verrebbe mai in mente di fare :caffè:

Anche il sistema di moralità di D&D non mi ha fatto impazzire, è abbastanza riduttivo e spesso il fatto che certe scelte rappresentino un tipo di moralità rispetto a un altro e vengano addirittura precluse a certi allineamenti è un po' limitante.

La longevità... una run dura tra le 100-200 ore (nel mio caso 170) e ci sono finali multipli, tante decisioni che influenzano il finale, tante possibilità di roleplay e di build per il tuo personaggio. Direi che è molta ma non penso lo ritoccherò per un bel po', una run ti sfinisce nell'anima e ho dovuto mettermi in pausa anche di sti tempi arrivato al capitolo 7 :asd:
Una cosa che mi è stata un po' sul cazzo è la presenza di un finale segreto a detta di molti, ma che in realtà è semplicemente un finale lievemente migliore che avrebbe dovuto essere ottenibile normalmente, ma che è bloccato in modo artificioso dietro a una specifica romance.

In conclusione questo è un gioco davvero particolare che riesce a distinguersi in un genere di nicchia per un esperienza particolarmente hardcore, ambiziosa e soddisfacente. Se volete un gioco dalla storia ricca e appassionante forse non fa necessariamente al caso vostro, ma se volete un crpg che fornisce una bella sfida, un alto grado d'immedesimazione e che trasmetta l'atmosfera di un'avventura spensierata (almeno prima dell'ultimo capitolo :asd:) potrebbe essere un ottimo passatempo per mantenervi sani in sto periodo.

Voto: 8-

Edited by Pinco Zio - 7/5/2020, 14:50
 
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