Similarmente a quanto è già stato fatto per Fallout 3, Oblivion e altra roba apro questa discussione per discutere ed analizzare Fallout 1 con gli occhi di un videogiocatore del 2021 anche con la mentalità di qualcuno molto più giovane del gioco
Trama e personaggiC'è poco da dire, oltre ad aver inventato la lore da 0 (vault, cda, supermutanti) ha dei personaggi fenomenali. Non tutti magari caratterizzati come quelli di new vegas, ma il modo in cui rappresenta le fazione (CDA su tutte) ha dell'incredibile, molto umano ed immersivo.
Ha dei grandissimi personaggi (non tanti, la maggior parte putroppo sono paesani senza volto) e il miglior antagonista della serie a mani basse.
La trama ha premesse e sviluppi tutto sommato molto semplici, ma danno l'impressione di un viaggio molto più di un Fallout 3 ad esempio. Quello che regge in piedi la baracca sono ottimi dialoghi e sviluppi plausibili per il mondo che rappresenta, oltre ad un senso quasi opprimente di trovarsi in comunità che
potrebbero esistere e una rappresentazione della miseria morale e materiale magistrale.
Mondo di giocoMi sono sempre piaciuti, anche se riconosco sia una cosa di nicchia, i giochi dove spostiamo un'iconcina sulla mappa e troviamo incontri casuali o luoghi. Purtroppo nonostante subito d'impatto, le location tendono ad assomigliarsi tutte e la navigazione nei vari quartieri delle citta può risultare frustrante. Su questo Fallout 2 l'ho trovato migliore e soprattutto più vario. Ha comunque le sue belle location, per quanto limitate dalla grafica del tempo, posti come la cattedrale, il bunker della confraternita o il the glow sono memorabili.
GameplayIl gioco è un crpg puro, con grafica isometrica e combattimenti a turni.
I combattimenti sono estremamente immediati e con pochi fronzoli, abbiamo una sorta di vats che ci fa scegliere dove colpire (salvo tratti scelti ad inizio gioco) movimento, inventario e attacchi che consumano punti azioni fissi in base alle nostre special, niente coperture o altro alla xcom.
Per il resto si esplora, si saccheggia, si commercia o si parla. Molto bello il pannello dei dialoghi e ottimo il fatto che bisogna ragionare: niente skill check, solo opzioni di dialogo, alcune opzionali in base alle abilità o a oggetti trovati/conversazioni svolte. Questo porta il giocatore a ragionare e cercare di convinvere il suo interlucotre piuttosto che "impressionarlo" con le skill come su new vegas o fallout 3. Tutto ciò ovviamente dà un senso di realismo non indifferente. Chi ha provato a convincere il master ad uccidersi sa di che parlo.
Non abbiamo nemmeno map marker e purtroppo a differenza di un morrowind il diario è scarno, generico e spesso segna poche cose. Tutto ciò a scapito della giocabilità, dell'accessibilità e rende difficile riprendere dopo mesi una partita in sospeso. Mi spiace, ma devo dire che senza una guida a differenza di altri giochi più o meno della stessa epoca per me risulta impossibile da finire.
ProgressioneIl gioco ti infonde un senso di progressione allucinante, dalle prime battaglie con coltelli a mancare metà colpi al finale armato di potenti armi ad energia e protetto da una power armor. In più la relativa rarità dell'equipaggiamento migliore (le PA sono tipo 2) da senso ad ogni scoperta.
Inoltre è fondamentale spendere bene i punti special ad inizio gioco e i punti per aumentare le skill ogni 2 livelli.
VerdettoIl combattimento non è troppo impegnativo, se non fosse per le poche indicazioni, spesso laconiche, sarebbe perfettamente giocabile ancora oggi, soprattuto per la bella storia e dialoghi, il senso di progressione e il fascino delle wasteland.
In ogni caso lo considero uno dei miei giochi preferiti di sempre
Edited by Gioacchino La Rochelle - 10/4/2021, 09:45